Il dibattito, soprattutto negli ultimi tempi, infiamma non poco gli eno-salotti buoni d’Italia
Condividi
C’è chi ritiene il primo una soluzione blasfema, un volgare quanto imperdonabile insulto al dio Bacco (naturalmente a favore del secondo ritenendolo più nobile, materico e meritevole), e c’è chi, in nome dell’asettico stelvin, istituisce addirittura un gruppo, quello degli Svitati. Si tratta di una cinquina vincente, da capogiro a dirla tutta: Walter Massa, Graziano Prà,Jermann, Pojer e Sandri eFranz Haas. Cinque signori del vino, cinque produttori con la P maiuscola che insieme hanno deciso di sfidare, e asfaltare, l’atavico pregiudizio. Crociate a parte, questa curiosa iniziativa dovrebbe far riflettere proprio perché parte da personaggi di indiscussa caratura che non metterebbero mai a rischio anni e anni di credibilità ed eccellenza vitivinicola soltanto per un po’ di clamore. Non solo: all’estero il tappo a vite è molto diffuso, anche per vini di pregio. La media mondiale è di 4 bottiglie con tappo a vite su 10. In Italia, invece, continua a esserci una certa resistenza.
Al netto delle indiscusse qualità del sughero, scopriamo allora quali sono gli atout del tanto bistrattato stelvin e/o tappo a vite.
Preserva meglio il vino grazie a una sigillatura perfetta che permette una micro ossigenazione costante. Ciò significa che le qualità organolettiche del nettare sono al riparo da eventuali alterazioni.
Scongiura, ed è pressoché scontato, ma non per questo secondario, anzi, il pericolo che una bottiglia sappia di tappo. Quindi scongiura anche o spreco perché con un vino che sa di tappo ci si fa ben poco.
È virtuoso: essendo tendenzialmente in alluminio, è facilmente riciclabile.
È cintura nera di praticità. L’atto di svitare, infatti, è più semplice rispetto a quello di stappare che, oltretutto, implica oltre a una certa dimestichezza (leggi eleganza), anche la necessità di avere un cavatappi idoneo. Allo stesso modo, se richiuso con dovizia, conserva il vino in modo ottimale e si torna al punto 1.
È meno caro del tappo di sughero naturale. Questo vantaggio non riguarda soltanto il produttore. Sul prezzo finale di questa o quella bottiglia incidono molti fattori: il costo del vetro, delle etichette, delle capsule e del tappo appunto. Quindi meditate gente, meditate.