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I vini dei Colli del Trasimeno: Sangiovese, Grechetto e Gamay

ViniUmbriaI vini dei Colli del Trasimeno: Sangiovese, Grechetto e Gamay

Qui le viti godono di luce riflessa sull'acqua, di aria ed energie sottili, di temperature miti e opportune escursioni termiche e di un terroir variegato. Tra queste colline nascono Sangiovese, Grechetto e il Gamay del Trasimeno, adatti a sposare cibi di diversa natura

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Il Lago Trasimeno è da sempre il luogo ideale per eventi memorabili, passati e presenti, e per affacciarsi su incantevoli paesaggi. Accanto a questa percezione "da fuori" – immagini e cronache di storia antica e moderna – invitiamo a trascorrervi qualche giorno affinché i suoi scenari penetrino dentro. I raggi di luce riflessi sull'acqua, le gocce di rugiada, i colori e le atmosfere dell'autunno rimandano alla coltivazione della vite che qui c'è da sempre e "c'ha da essere", come sostiene una produttrice quando rammenta l'origine etrusca della pergola, probabile prima forma d'impianto. Il succedersi delle epoche agricole ha visto le varie trasformazioni del vigneto lacustre, fino al secondo dopoguerra quando è stata disegnata una credibile Doc, resa ufficiale nel gennaio 1972. L'ultimo aggiornamento del 1998 stabilisce un maggior rigore nelle rese per pianta, oltre che confermare i comuni interessati dalla denominazione: Castiglione del Lago, Magione, Paciano, Panicale, Passignano sul Trasimeno e Tuoro sul Trasimeno, insieme a parti di Città della Pieve, Corciano, Perugia e Piegaro.

I vini e gli abbinamenti

Il Sangiovese è il re dell'Italia centrale, soprattutto da quando è stato scoperto il rigore col quale sceglie i terreni dove affermarsi nella sua autorevole pienezza. Quindi è possibile che sia meno diffuso di 30-40 anni fa, ma oggi produce liquidi più interessanti, sia nelle versioni leggiadre, perfette sugli straordinari salumi locali, sia in quelle avvenenti e multiformi capaci di evolversi, felici di accompagnare tutte le ricette di carne, di ogni origine, a patto che presentino un certo spessore. Il Grechetto ha trovato sul Trasimeno un habitat di assoluto valore, in particolare quando lo si può vendemmiare in uno stato di profonda maturità. L'ecotipo più diffuso è detto "di Orvieto", dal quale possono nascere bianchi equilibrati e meno inclini a sbilanciarsi, adatti a sposare antipasti e primi realizzati con i pesci di acqua dolce. Cionondimeno la vocazione del Grechetto può incarnarsi in un bianco vinificato sulle bucce, dotato di un colore quasi ambra, di un profumo etereo e raccolto nelle sue note principali, più lente a uscire, e di un gusto teso, intenso eppure scabro, adatto a zuppe di pesce d'acqua dolce e ad altri piatti nei quali la cottura ha contribuito a rendere più complessa la sensazione unta e grassa. Il Gamay del Trasimeno non c'entra con quello della regione borgognona del Beaujolais, mentre è accertato sia un componente della famiglia dei Cannonau sardi e delle Grenache del Rodano meridionale. La sua plastica versatilità consente ai produttori diversi approcci, in tal modo è il rosso che segue un pasto intero e, senza interferire con cibi di diversa natura, gratifica la sequenza dei piatti e i loro collegamenti. Lo troviamo, poi, protagonista nell'accostamento alla cucina veg, in virtù del suo tessuto vellutato.

Le nostre scelte

Fontinius Gamay Agr. Casaioli
Il più esotico dei vini del Lago in una versione dalla struttura importante, a partire dal sostenuto grado alcolico, al punto da poterlo misurare su un pecorino stagionato.
349 3822657, € 32

C'est La Vie Il Signor Kurtz
Marco Durante ha la vigna su una collina alle porte del Trasimeno, vinifica in modo spontaneo un Grechetto tosto che va sul Tegamaccio, l'intensa zuppa di pesci del Lago.
338 4052945, € 24

Gamay Riserva C'OSA – Madrevite
I lavori in campagna e in cantina hanno una base naturale; il vino rosso mostra sin dal colore una delicatezza che merita una lasagna con erbe, funghi estivi e un formaggio morbido.
075 9527220, € 35

Ciliegio Igt Montemelino
Il nome del vino suggerisce il vitigno utilizzato, il Ciliegiolo, che trova spazio per esprimere il lato "facile" del Trasimeno con un'insalata di persico o di trota.
338 2858418, € 13

Rondirose Igt Az. Agr. Pomario
Il vino nasce a Piegaro a 500 metri slm da uve Merlot e Sangiovese, in speciali condizioni di suolo e di clima che donano una freschezza adatta a dei crostini con uova di carpa.
075 8358579, € 16

Fiammetta Igt Podere Marella
Coltivato da tempo in regime bio, è un Vermentino che, a dispetto di una generosità alcolica, si muove rapido e viene in "soccorso" sulla frittura di latterini e pesce persico.
075 9659028, € 13

Rosato Igt Ventù La Casa dei Cini
All'agricoltura naturale seguono le fermentazioni spontanee; il vino da Sangiovese è schietto al naso e in bocca ha una stoffa che aspetta i tagliolini alla tinca affumicata.
349 2594845, € 14

Rosso Igt Angetto La Sugarella
Il suolo, che a strati contiene sabbie e argille, dona l'opportunità di fare un Sangiovese rustico e verace, ma anche fine e scattante, da maltagliati con cicerchie e salsicce.
333 2434743, € 10

Grechetto Vercanto Cantina Berioli
Trae origine da una terra di sabbie e fossili che libera un profumo immediato e un'articolata salinità, va sulla zuppa di fagiolina del Trasimeno e gamberi d'acqua dolce.
349 5241724, € 12

Si serve così

Sui pendii prospicenti il Lago Trasimeno si coltivano diverse varietà, al punto che potremmo abbracciare tutta la gamma delle temperature e dei tempi di affinamento. Si bevono giovani fra 8-10° i bianchi da mosto fiore, mentre a 10-12° vanno i rosati a base di Ciliegiolo e Sangiovese che possono evolversi fino a 3 anni di affinamento in bottiglia. Appena sale l'ambizione del vino, pensate a un Sangiovese o a un Gamay del Trasimeno interpretati come rossi di spessore, è meglio stare sui 18° e, dopo l'arrivo sul mercato, è possibile farli invecchiare per almeno altri 5-7 anni.

Sandro Sangiorgi,
luglio 2024

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