Chi volesse intraprendere un viaggio alle origini del montepulciano dovrebbe partire dalla Valle Reale, ossia da quel magnifico anfiteatro naturale posto al confine tra il Parco Nazionale del Gran Sasso, quello della Majella e i Monti della Laga. Dal toponimo di questo luogo mozzafiato prende il nome la cantina di Leonardo Pizzolo che, con 60 ettari di vigne tra Popoli e Capestrano, celebra ogni anno la nobiltà del vitigno autoctono, qui così diversa dalle versioni della costa. Tra le etichette della casa, il San Calisto è la punta di diamante, con veste luminosa e fitta, e trama olfattiva da fuoriclasse, costruita sull’eleganza e sull’equilibrio. Finissime le note di prugne, mirtilli, pepe nero, cannella, profumi terragni e fungini, complessi sentori di china e grafite. Perfetto il dosaggio dei legni nei quali matura, che regalano un tannino impeccabile. Dopo l’assaggio lascia dietro di sé
ricordi olfattivi interminabili. Vale il viaggio.