Recioto Acinatico di Stefano Accordini racconta la sua storia antica innanzitutto con il nome – vino nato dagli acini – che trova testimonianze antiche, risalenti addirittura al V secolo a.C., quando Cassiodoro faceva menzione dell’Acinatico rosso, ottenuto da uve appassite nei mesi invernali e destinato alla mensa reale di Re Teodorico. Tradizione e nobiltà si ritrovano nel calice di colore rosso rubino luminoso e nei profumi intensamente fruttati e speziati. Il bouquet è un raffinato intreccio di confetture di frutti di rovo, mora, visciole, caratteristici sentori di viola e frutta secca, su uno sfondo lievemente speziato di liquirizia e vaniglia. In bocca avvolge con sensazioni morbide e dolci, salde nella struttura e ben corrisposte dal tannino fine e rotondo, che sfumano lentamente lasciando nel retrogusto sapori di frutta matura, cacao e mandorla amara.