I grappoli di uve trebbiano, malvasia e grechetto – localmente chiamato “pulcinculo” – vengono vendemmiati manualmente e distesi sui cannicci collocati nell’ampio sottotetto del Podere Argiano che, avendo le giuste doti di aerazione e umidità, permette agli acini di appassire nel modo migliore fino a gennaio, o addirittura febbraio, concentrando aromi e zuccheri. Seguono la pigiatura e le pratiche di vinificazione, quindi il riposo: tre anni in caratelli di rovere chiusi, con permanenza sui lieviti. Nasce così il Sangallo, eccellente versione di Vin Santo di Montepulciano, dal colore ambrato lucente, con riflessi ramati. Inebria al naso, con seducenti aromi di miele, scorze d’arancia candite, frutta secca, fichi, albicocche, datteri, caramella d’orzo, su un sottofondo di erbe aromatiche e spezie dolci. In bocca è un tocco di velluto, dapprima delicato, poi voluttuoso, caldo, dolce, del tutto equilibrato e infinitamente lungo nella persistenza aromatica intensa, che riporta in gran parata tutte le note olfattive. Da assaggiare.