Viene ottenuto vinificando in purezza il moscato reale, varietà antichissima coltivata in Italia già nel 200 a.C. con il nome di Apicae o Apianae. Nel calice ha il colore dell’oro lucente con riflessi ambrati e il passo felpato e lento che distingue un grande passito. Al naso è nettare dai profumi di miele di zagara e fiori d’arancio, confettura di albicocche e cedro candito, note di salvia e soffi minerali. Al palato è delizioso, dolce e avvolgente, fresco ed equilibrato. Nella lunga persistenza aromatica e nel finale lievemente tostato si coglie il piacevole ritorno delle note agrumate e mellite.