Non si beve. Si osserva, si tocca, si ascolta, si odora e si assapora. In altre parole si degusta. È il vino. Ebbene sì, per apprezzarlo davvero è necessario mettere in campo tutti e cinque i sensi. E, ancora prima, avere la mente sgombra. L’impresa non è semplice, ma decisamente possibile. Basta osservare alcune semplici regole.
LE PAROLE DEL VINO
BOUQUET: è l’insieme di tutte le sensazioni che il vino dà al naso.
CORTO: si dice di un vino che ha scarsa intensità sia al naso, sia in bocca. Scompare subito dopo la degustazione.
LUNGO: si dice di un vino che lascia in bocca una sensazione persistente anche dopo la deglutizione e resta nella memoria gustativa.
CRACHOIR: più conosciuto come «sputacchiera», è uno strumento indispensabile se si assaggiano numerose etichette, quindi durante le cosiddette degustazioni tecniche. Evita lo stordimento. La pratica di sputare è decisamente poco elegante, ma si perfezione nel tempo.
DECANTER: contenitore trasparente in vetro, meglio se in cristallo, con base larga utilizzata per far decantare il vino. In commercio ne esistono svariate forme. Alcune, bisogna dirlo, sono solo degli esercizi di stile.
Chiara Risolo
Novembre 2022