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Crosta spessa e mollica soffice caratterizzano il pane di Altamura, prodotto nell'omonimo comune, a Gravina di Puglia, Poggiorsini, Spinazzola e Minervino Murge. La pagnotta nel 2003 ha ottenuto la certificazione Dop (Denominazione di origine protetta) ed è tutelata da un consorzio che ne garantisce la tradizionale preparazione con semola di grano duro rimacinata, lievito madre, sale marino e acqua. La forma più essere alta e accavallata oppure più bassa, a cappello del prete, deve pesare almeno 500 g.
Come si mangia
Fragrante e saporito, basta un filo di olio e una presa di sale per gustare tutto il sapore dolcemente sapido, ma è perfetto con miele, marmellata, salumi e formaggi. Il pane si conserva fino a 2 settimane ed è perfetto anche se non è più fresco per ricette di recupero, sia salate, come quella proposta, sia dolci, come per esempio un insolito tiramisù.
1 Affettate il pane (potete usare anche pane avanzato), eliminate la crosta, trasferitelo in una ciotola e fatelo ammollare nel latte; poi strizzatelo e sminuzzatelo con le mani. Unite l'uovo, 50 g di formaggio grattugiato, il prezzemolo, 1 spicchio di aglio tritato finemente e 2 prese di sale; impastate fino a ottenere un composto omogeneo.
2 Preparate tante polpette della dimensione di una grossa noce e friggetele in olio bollente, per 5-6 minuti, fino a quando assumono un colore bruno dorato. Scolatele e trasferitele su carta assorbente da cucina.
3 In un pentolino, fate soffriggere lo spicchio di aglio rimasto in 4 cucchiai d'olio, aggiungete la passata di pomodoro e 1 pizzico di sale. Cuocete la salsa per 10 minuti senza farla addensare troppo. Immergetevi le polpette e fate cuocere ancora per 10 minuti a pentola coperta per insaporirle. Servite le polpette calde spolverizzando con il formaggio grattugiato rimasto.