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Tra i grani antichi anche il Senatore Cappelli è una varietà virtuosa, riscoperta in territorio pugliese, e coltivata in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicialia e oggi anche a Milano. Una varietà che rispetta la natura, e la pianta, lasciata al suo stato originario, è più ricca di antiossidanti, proteine e minerali; il glutine è meno aggressivo, virtù da non sottovalutare in tempi di celiachia e intolleranze crescenti. La pasta di grano Senatore Cappelli è oggi venduta secca anche nella grande distribuzione.
È un tipo di grano duro, nato nato da un grano africano e dal lavoro di un grande genetista agrario, Nazareno Strampelli, che intitolò la sua scoperta a un politico, appunto il Senatore Cappelli, protagonista della riforma agraria.
Sono diversi i formati di pasta preparati con questo tipo di grano, dai paccheri che noi vi proponiamo con ragù bianco di faraona, agli spaghetti con carbonara di carciofi, ai tortiglioni con ragù di coniglio e asparagi.
1 Soffriggete la cipolla affettata in una casseruola con 3 cucchiai d'olio. Salatela, quando diventa trasparente aggiungete la passata, un bicchiere d'acqua e cuocete per 15 minuti; regolate di sale e riducete a crema con il frullatore a immersione. Tagliate a quarti i datterini, salateli leggermente e mescolateli con il sugo intiepidito.
2 Tagliate a dadini il pane, tostatelo in una larga padella antiaderente con un filo d'olio e i semi di finocchio, quando inizia a dorare unite le noci spezzettate e i pistacchi e tostateli per un minuto a fiamma media, mescolando. Infine aggiungete le olive denocciolate e tritate.
3 Cuocete la pasta in abbondante acqua bollente salata, scolatela e conditela con il sugo di datterini. Cospargetela con una parte del "croccante" e abbondanti foglie di basilico e servite a parte il croccante rimasto.
Ricetta Alessandra Avallone, foto di Adriano Brusaferri
marzo 2024
Studiava ancora Agraria all’università quando ha iniziato scrivere ricette per i giornali. Poi è venuto il catering, la scuola di cucina, i libri e la sua attività di food stylist (lavora con Sale&Pepe fin dal primo numero). Manipolare gli ingredienti e creare la fa stare bene. Trovate traccia delle sue numerose passioni nel profilo IG
Studiava ancora Agraria all’università quando ha iniziato scrivere ricette per i giornali. Poi è venuto il catering, la scuola di cucina, i libri e la sua attività di food stylist (lavora con Sale&Pepe fin dal primo numero). Manipolare gli ingredienti e creare la fa stare bene. Trovate traccia delle sue numerose passioni nel profilo IG