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Leggero e non troppo oleoso, il tamagoyaki, tipico della cucina nipponica, è preparato con un miscuglio di uova, salsa di soia, mirin, ma anche sakè, brodo dashi (brodo di carne) e zucchero. Si serve come antipasto o stuzzichino in tutti i bar del Giappone per accompagnare diversi tipi di bevande oppure è aggiunto ai bento, i pranzi d'asporto ideali anche per la pausa pranzo (simili alla nostra schiscetta). Nel Sol Levante questa omelette è ritenuta, curiosamente, un piatto gourmet, da provare per testare la bravura dello chef di turno.
La pentola giusta
Per questa preparazione serve una pentola quadrata o rettangolare per facilitare la formazione del rotolo. Il trucco è mescolare poco le uova con le bacchette in modo che ci siano tratti di albume ancora ben visibile.
1 
Private il cipollotto delle guaine esterne, delle radichette e della parte verde più dura, lavatelo e tritatelo. Pelate la carota e grattugiatela con la grattugia a fori grandi; sciacquate, asciugate e tagliate a cubetti piccolissimi il peperone verde; lavate, asciugate e tritate un ciuffo di prezzemolo.
2 
Sbattete con le bacchette le uova, aggiungete il mirin, la soia, lo zucchero e 1 pizzico di sale e unite tutte le verdure preparate.
3 
Scaldate una padella preferibilmente rettangolare unta con olio di semi e versate 1/3 del composto coprendo il fondo. Cuocete il tamagoyaki, arrotolatelo lasciandone stesi 2 cm e spostandolo su un lato della padella.
4 
Versate metà del composto rimasto, sollevando il rotolino perché passi sotto e in modo che i 2 tamagoyaki rimangano attaccathi e arrotolateli incorporandoli.
5 
Ripetete l'operazione con il composto avanzato, avvolgete il rotolone con carta da cucina, schiacciatelo con un peso per eliminare l'aria e servitelo affettato, completando con salsa di soia.