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Primizie dal gusto inconfondibile, gli asparagi sono disponibili nella varietà verde, bianca o violetta, selvatici. Quelli verdi, di cui l'Italia è grande produttore e che abbiamo usato per questa ricetta, hanno un gusto più deciso rispetto ai bianchi o violetti, e dunque sono perfetti per dare sapore a un risotto. Devono presentarsi turgidi, con le punte ben chiuse e croccanti e il taglio alla base del gambo ancora fresco.
Esiste in commercio un tegame specifico per questi ortaggi, l'aspargera, dai bordi alti e con un cestello interno. Se non avete l'apposita pentola, potete legare gli asparagi a mazzo e sistemarli in una pentola alta e stretta in modo che rimangano "in piedi”: potete sistemare tutto attorno un po' di alluminio per riempire gli spazi vuoti e tenerli fermi. Aggiungete abbondante acqua in modo che siano immersi, ma senza coprire le punte. Se sporgono dalla pentola, copriteli con altra carta stagnola da fissare al bordo. Se volete scoprire di più leggete qui.
Se amate le insalate potete provarli con le fave e i germogli, con gli straccetti di carne all'alloro, con il brasato di seitan , con gamberi e crescione, con le mandorle, con la salsa olandese e con l'uovo fritto.
1 Lessate le patate in una pentola con acqua bollente salata per circa 20 minuti o finché saranno tenere; scolatele, fatele intiepidire e tagliatele a metà.
2 Riducete a tocchetti la parte tenera dei gambi degli asparagi (tenete da parte le punte), lessateli in acqua bollente salata per 8 minuti, e negli ultimi 3 minuti aggiungete anche le punte rimaste. Con un mestolo forato scolate gambi e punte degli asparagi e riuniteli con le patate in un piatto fondo.
3 Scaldate il burro in un padellino, quando prende colore toglietelo dal fuoco, aggiungete una presa di sale, il succo del limone (mezzo o tutto intero, a piacere) e versatelo sul mix di patate e asparagi; cospargete con le nocciole tritate e completate con un po' di scorza del limone grattugiata e pepe.
marzo 2024
Ricetta di Alessandra Avallone, foto di Francesca Moscheni
Studiava ancora Agraria all’università quando ha iniziato scrivere ricette per i giornali. Poi è venuto il catering, la scuola di cucina, i libri e la sua attività di food stylist (lavora con Sale&Pepe fin dal primo numero). Manipolare gli ingredienti e creare la fa stare bene. Trovate traccia delle sue numerose passioni nel profilo IG
Studiava ancora Agraria all’università quando ha iniziato scrivere ricette per i giornali. Poi è venuto il catering, la scuola di cucina, i libri e la sua attività di food stylist (lavora con Sale&Pepe fin dal primo numero). Manipolare gli ingredienti e creare la fa stare bene. Trovate traccia delle sue numerose passioni nel profilo IG