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Della stessa famiglia dei piselli, le taccole si mangiano intere, baccello compreso. Chiamate anche "piselli mangiatutto” non sono da confondere con i piattoni, più lunghi e più larghi ma dal sapore più intenso.
Per la pulizia, dopo averle lavate, si eliminano le punte e il filamento che corre lungo uno dei lati. Per fare in modo che rimangano di colore verde brillante, dopo la cottura vanno passate subito sotto l'acqua fredda.
Protagoniste di tante ricette primaverili, assieme a piselli e fave, le taccole sono protagoniste di primi piatti, come la zuppa di fagiolini al pomodoro e l'acqua cotta di primavera, di contorni freschi, dall'insalata con le arancia e quella di salmone e lo stufato di uova.
1 
Spezzettate i pomodori secchi sott'olio. Lavate le taccole e tagliatele a tocchetti. Fate stufare dolcemente la cipolla tritata con un po' d'olio. Unite i piselli sgranati e il brodo vegetale e cuocete coperto per 10 minuti. Aggiungete le taccole e i pomodori secchi e proseguite la cottura per 5 minuti; regolate di sale e pepate.
2 
Mescolate la robiola con il latte e la scorza del limone grattugiata, sale e pepe. Lessate i garganelli scolandoli molto al dente. Conditeli con le verdure e quindi con la robiola. Versateli in una teglia oliata e infornateli a 180° per 30 minuti.
aprile 2024
ricetta di Aura Basso, foto di Maurizio Lodi