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Sottilissimo e croccante, il pane carasau fa parte dei PAT (Prodotti agroalimentari Tradizionali) della Sardegna, dove nacque in tempi molto antichi fra le montagne della Barbagia: grazie alla facilità di trasporto e alla lunga durata, era adatto alla vita nomade dei pastori. Oggi si trova in tutta Italia confezionato (viene chiamato anche carta da musica), in sfoglie rotonde, a mezzaluna o quadrate, ma la produzione è ancora legata all'isola.
Il trucco
Per rendere più duttili i fogli di pane carasau occorre inumidirli:, facendo attenzione a non bagnarli troppo altrimenti rischiano di rompersi nel maneggiarli. Procedete quindi per gradi spennellandoli con poca acqua tiepida da ambo i lati fino a raggiungere la morbidezza adeguata.
1 
Inumidite un disco di carasau con acqua tiepida da ambo i lati. Foderate uno stampo di 24 cm di diametro con un foglio di carta da forno bagnata e strizzata e ungetela con un filo di olio. Disponetevi sopra il carasau inumidito facendolo sbordare e spennellate anch'esso con olio.
2 
Pulite i cipollotti, affettateli finemente e rosolateli in padella con un filo di olio, sale e pepe. Lavate i pomodorini, tagliateli a metà e saltateli a fuoco vivo in padella con un filo di olio, l'aglio tritato, sale e pepe: quando il fondo di cottura si sarà asciugato, toglieteli dal fuoco e unite un po' di basilico spezzettato. Sbattete le uova e il parmigiano con sale e pepe, incorporate i cipollotti intiepiditi e versate il tutto nel guscio di carasau.
3 
Aggiungete i pomodorini e la crescenza a fiocchetti facendoli affondare nel composto. Inumidite il secondo foglio di carasau, ritagliatelo con le forbici in un disco di 24 cm di diametro e adagiatelo sul ripieno. Ripiegatevi sopra il bordo del carasau sottostante, spennellate con olio e cuocete in forno già caldo a 180º per 20-22 minuti. Togliete dal forno e decorate con pomodorini e basilico.