Capita che il vino che tanto prometteva non si riveli all’altezza dell’aspettativa e quindi non venga terminato. O che la bottiglia aperta quando sono arrivati gli amici a casa sia rimasta mezza piena. Che fare? Sicuramente non buttarlo: il vino (anche quello avanzato) può essere utilizzato in diversi modi, spesso sorprendenti. Come questi cinque, che spaziano dalla cucina alla pulizia e persino alla bellezza (why not?).
Sanare frutta e verdura
L’alcol presente nel vino scioglie le impurità superficiali e svolge un’azione battericida: quindi è un disinfettante naturale perfetto per frutta e verdura. Ed è anche strong, visto che, secondo uno studio del della Oregon State University, riesce a neutralizzare perfino le temibili salmonella e Escherichia coli. Come fare, quindi? Basta spruzzare un po’ di vino sopra frutta e verdura e risciacquarlo con cura dopo pochi istanti.
Pulire casa
L’alcol presente nel vino può rimuovere macchie e sanificare efficacemente le superfici della cucina. Ergo, il vino può rappresentare un sostitutivo d’emergenza dei detergenti domestici. L’importante è utilizzare solo vini bianchi secchi perché non lasciano macchie o residui appiccicosi, e fare attenzione nel pulire i materiali delicati, come il marmo, poiché gli acidi presenti nel vino potrebbero risultare, alla lunga, troppo aggressivi. Il vino si può utilizzare anche per pulire i vetri. Basta allungare un po’ di vino con acqua del rubinetto e versarlo in uno spruzzatore, ben pulito. Dopo averlo spruzzato sui vetri si passa ad asciugarli con carta da giornale. Infine, il vino bianco è efficace anche per rimuovere le macchie di olio e grasso che si formano sul pavimento del garage. Provare per credere!
Farsi una maschera di bellezza antiage
Pelle spenta e colorito grigio? Capita, eh sì che capita, soprattutto in inverno. In questo caso il vino è un ottimo (e naturale) rimedio. Infatti tutti quegli antiossidanti che regalo al vino rosso il suo bel color rubino possono espletare i loro benefici antiage anche quando sono applicati direttamente sulla pelle. Ecco un trucco rubato alla “vinoterapia”: si prende del vino rosso, se ne imbeve un dischetto di cotone e lo picchietta sulla pelle del vino. Agirà subito come un toner fantastico, dando una sferzata di energia alla pelle e aiutando a levigarla e affinarla. Se l’obbiettivo è quello di ammorbidire e illuminare la pelle del viso si può provare la maschera home-made fatta mescolando due cucchiai di yogurt bianco con due cucchiai di vino, stendendola sul vino e lasciandola in posa per dieci minuti prima di risciaquarla con acqua tiepida.
Marinare la carne
Brasati, arrosti, coq-au-vin: le ricette ottenute dopo aver lasciato la carne a macerare nel vino sono grandi classici della cucina europea. Ma la marinatura, in realtà, andrebbe usata più spesso perché non solo rende la carne (e anche il pesce) più saporita e più tenera, ma anche più salutare. Ad esempio, marinare la carne nel vino prima di fare un barbecue (meglio ancora con l’aggiunta di erbe aromatiche, spezie e olio extravergine d’oliva) contribuisce a neutralizzare le sostanze cancerogene che si sprigionano durante la cottura alla griglia, arrivando a ridurle sino al 90%. Come fare? La durata della marinatura varia a seconda del tipo di carne: quella rossa va lasciata a bagno nel vino per 4 - 6 ore prima della cottura, mentre per il maiale e il pollo bastano dalle 2 alle 4 ore. I tempi sono ancora più rapidi per il pesce, perché variano dai 30 minuti alle 2 ore.
Eliminare le mosche
Il vino avanzato è letteralmente imbevibile? Dagli un’ultima chance prima di buttarlo: dallo in pasto alle mosche e moscerini. O meglio, usalo come moschicida. Basta prendere un contenitore, piccolo ma ampio (come un vasetto di yogurt vuoto), riempirlo per metà di vino rosso, coprire della pellicola trasparente per la cucina e bucarla creando piccoli fori con uno stuzzicadenti. In questo modo mosche e moscerini verranno attirati dall’aroma del vino e rimarranno intrappolati nel liquido.
Manuela Soressi
ottobre 2018