I menu delle feste hanno antipasti, primi, secondi, dolci e sono tutti belli e golosissimi – di recente, per venire incontro alle varie esigenze, differiscono però nelle proposte gastronomiche. Ecco i suggerimenti per le diverse declinazioni di una tavola di Natale su misura
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C’era una volta il pranzo di Natale o – per alcuni – la cena della Vigilia: un momento davvero speciale che raccoglieva intorno al desco tutta la famiglia, che celebrava l’occasione della Festa con un pasto ricco e caratteristico. In tempi moderni, certe cose sono cambiate, e così è cambiata la tavola di Natale, ma nella sua evoluzione questa Festa così amata ha mantenuto la sua magia intrinseca, ispirando speranza, generosità e amore intorno a un desco diverso…
Il menu, in passato In Italia, vi erano e ci sono ancora differenze di piatti natalizi tra una regione e l’altra, dovute alla disponibilità di alcuni prodotti e trasformatisi, negli anni, in una precisa tradizione locale. In occasione delle Feste, si mangiavano e si cucinavano pietanze speciali, realizzate spesso con ingredienti “preziosi” – che solitamente le famiglie non si potevano permettere di mettere a tavola – perché dovevano avere il significato simbolicoaggiunto di prosperità e buon augurio.
Chi ospitava il grande pranzo, si alzava presto per lavorare: un lavoro d’amore, con le mani, che impastavano, mondavano, farcivano, mescolavano e rimestavano nelle pentole, profumando tutta la casa. Intanto, qualcun altro apparecchiava con il servizio “bello”, quello delle feste. Il menu era (e in alcune regioni d’Italia è ancora) spesso composto di una serie precisa e numerata di portate (che, il Galateo richiede, non devono contenere gli stessi ingredienti): talvolta nove, come le porte cui avrebbe bussato Maria senza successo, talvolta ben tredici, a ricordare il numero dei commensali alla tavola dell’Ultima Cena.
Come scegliere il menu più adatto Oggi, a fianco delle famiglie che a Natale scelgono di rispettare la tradizione gastronomica delle loro mamme e delle loro nonne, ce ne sono tante che vogliono cambiare o considerare diverse consuetudini. Alle prime consigliamo il classico menu natalizio, ricco di piatti familiari che evocano un pizzico di nostalgia come il cappone ripieno, lo scenografico carrè di maiale o la pasta fresca con il cotechino, e di proposte sfiziose come la chitarra al ragù di scampi, il petto d’anatra in salsa di vino rosso o lo sformato di patate allo speck. Agli altri proponiamo tanti suggerimenti, perché il pranzo di Natale mantenga la sua magia anche se il menu si è rivoluzionato.
Il desco della Festa, per tutti Per chi ama una tavola delle Feste tutta pesce, ecco un perfetto e goloso Menu natalizio che profuma di mare. A tavola c’è chi abbraccia uno stile di vita differente? Ecco due menu ideali per un Natale Cruelty free: per un Natale vegetariano e anche un Xmas vegano. Per i gruppi familiari che si trovano a dover rispettare dettami salutistici, ecco un perfetto menu Light (Christmas) oppure tutti i consigli per un Natale Gluten-free. Altri ancora, consci che talvolta, a dispetto delle migliori intenzioni, finiamo per preparare quantità eccessive di cibo, possono scegliere una tavola natalizia antispreco con i consigli dello chef. Chi festeggia con amici e colleghi, in barba al vecchio detto “Natale con i tuoi”, apprezzerà i nostri suggerimenti per organizzare un party di Natale con gli amici. I più New Age potranno pensare ad approntare un menu secondo lo Zodiaco, per divertire e divertirsi.
Qualunque sia il menu di Natale che abbiamo scelto, ricordiamo che la tavola della Festa è soprattutto un importante momento di accoglienza e condivisione, di affetti e di buoni propositi.
Auguri quindi per un Natale allegro e sereno in compagnia e, dopo Natale, il party degli avanzi!