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Guida alla scelta del miglior vino bianco campano

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La Campania è nota per la sua superba tradizione culinaria, per il Vesuvio, la meravigliosa città di Napoli, la Costiera Amalfitana, le sue isole e... per i suoi vini. Mentre l'Aglianico è considerato il Nebbiolo del Sud e tra i rossi è sicuramente tra le espressioni più importanti a livello nazionale, numerosissime sono le eccellenze tra i vini bianchi campani. Sale&Pepe ti guida alla scelta del miglior vino bianco campano per ogni occasione!


I vitigni più famosi della Campania

La Campania conta 23.000 ettari di terreno impiantati a vite. Può vantare 19 D.o.p. (Denominazione di origine protetta), divise tra 15 D.o.c. (Denominazione di Origine Controllata) e 4 D.o.c.g. (Denominazione di Origine Controllata e Garantita). Le zone da cui si producono vini certificati D.o.c. sono: Ischia, Capri, Vesuvio, Cilento, Falerno del Massico, Castel San Lorenzo, Aversa, Penisola Sorrentina, Campi Flegrei, Costa d'Amalfi, Galluccio, Sannio, Irpinia, Casavecchia di Pontelatone, Falanghina del Sannio. Le zone da cui si producono vini certificati D.o.c.g. sono: Taurasi, Greco di Tufo, Fiano di Avellino e Aglianico del Taburno. I vini I.g.p./I.g.t. (Indicazione Geografica Tipica) provengono da: Colli di Salerno, Dugenta, Epomeo, Paestum, Pompeiano, Roccamonfina, Beneventano, Terre del Volturno, Campania, Catalanesca del Monte Somma.

I vitigni autoctoni più famosi della Campania sono l'Aglianico, considerato il vitigno sovrano della regione. Si tratta anche della varietà più antica coltivata nell'Italia meridionale. Tra i rossi ci sono anche lo Sciascinoso e il Piedirosso. Tra i vitigni a bacca bianca ci sono la Falanghina, il Fiano di Avellino, il Greco di Tufo, la Coda di Volpe, la Biancolella, il Forastera. In Costiera Amalfitana il territorio regala vini fortemente tipicizzati, derivanti da vitigni autoctoni quali il Fenile, il Ginestra, il Ripolo, il Pepella e il Tintore, resi unici da una grande complessità aromatica.

Negli ultimi anni, enti di ricerca specializzati e produttori locali, assistititi dall'Assessorato regionale all'Agricoltura, hanno rivalutato numerosi vitigni locali. Tra questi ci sono il Greco muscio (Avellino), il Moscato di Baselice (Benevento), il Pallagrello bianco, il Pallagrello nero e il Casavecchia (Caserta), il Caprettone e la Catalanesca (Napoli), e le varietà le varietà Fenile, Ginestra, Ripolo, Pepella, Tintore e Aglianicone (Salerno).

Secondo la guida Vinibuoni d'Italia, tra i migliori vini della regione Campania ci sono i bianchi la Falanghina del Sannio D.o.c., il Fiano di Avellino D.o.c.g., l'Ischia D.o.c. da Forastera, il Greco di Tufo D.o.c.g. Tra i rossi sono menzionati il Falerno del Massiccio D.o.c. primitivo, il Taurasi D.o.c.g. e l'Aglianico del Taburno D.o.c.g.

I vini bianchi campani da abbinare al pesce

La scelta del miglior vino da abbinare al pesce varia anche in base alla cottura. 174535Se hai preparato un'orata al forno, puoi orientarti su una Falanghina del Sannio D.o.c., capace di offrire note fruttate e floreali, insieme a quelle erbacee, con sentori di spezie e una delicata mineralità. Con il Greco di Tufo D.o.c.g. aggiungiamo alla portata una nota balsamica, che rende questo vino adatto anche alle grigliate di pesce. Per questo secondo è perfetto anche l'Ischia Bianco.

Tra i vini sapidi e con una fresca acidità si distingue la Coda di Volpe, adatta ad accompagnare i tuoi secondi di pesce, magari preparati al cartoccio. Acidità, calore e struttura: queste sono le tre coordinate principali per descrivere l'impatto al gusto del Fiano d'Avellino, che con la sua spiccata freschezza ben si abbina dunque anche a carpacci di pesce.


I vini bianchi campani da abbinare alla carne

La tradizione vuole che i piatti a base di carne - antipasti, primi o secondi - chiamino a tavola la presenza del vino rosso. Si tratta di un mito da sfatare. Anche il vino bianco può fare la differenza, esaltandone il sapore e l'aromaticità della carne stessa.

Per tacchini, capponi e polli conditi in modo semplice, bisognerà scegliere vini bianchi di struttura come la Falanghina, vino bianco caratterizzato da un colore paglierino molto intenso e da un odore fortemente strutturato. Occhio a servirlo fresco. Per esaltare le polpette, affidati al Castel San Lorenzo Bianco D.o.c. e per carni stufate in cui nella ricetta è stato impiegato già del vino bianco puoi abbinare un calice di Fiano di Avellino D.o.c.g.


Vini bianchi campani da aperitivo

Per deliziare i tuoi ospiti con un aperitivo stuzzicante e armonico, puoi esaltare finger food a base di pesce o verdure gligliate, nonché carpacci di tonno o spigola, con vini dalle note floreali, raffinate e delicate. I vini campani sono particolarmente adatti allo scopo.

174538Punta su un Greco di Tufo o su una Falanghina: serviti a una temperatura compresa tra gli 8° C e i 10° C, ne esalterai i sentori di frutta fresca a polpa bianca, di fiori di campo bianchi, di erba tagliata e anche di una leggera mineralità, figlia del territorio in cui prospera.

Tra le scelte fuori dal coro punta su un Lacryma Christi del Vesuvio D.o.c. bianco, perfetto per antipasti, crudi di pesce e formaggi freschi. Dal Cilento arrivano le note fruttate, particolarmente adatte all'aperitivo del Cilento D.o.p. Fiano. Un abbinamento interessante è anche quello con il Paestum I.g.t. Fiano, perfetto accanto a crudi di pesce, crostacei e fritti finger food.


Vini bianchi campani da pasto

Tra i migliori vini bianchi campani da bere a tutto pasto un'ottima espressione del territorio è l'Ischia D.o.c. Biancolella. Il Greco di Tufo D.o.c.g. ben si abbina anche a zuppe e minestre. Se il tuo pasto è a base di pizza scegli un Aversa D.o.c. Asprinio, vitigno a bacca bianca con spiccati sentori floreali. Naturalmente ciò non esclude le classiche note della Falanghina e del Greco di Tufo.


Vini bianchi campani da dolce

La Campania è una zona con un'importante tradizione dolciaria. Come resistere alla delizia al limone, al babà o agli struffoli? Queste golosità vanno accompagnate degnamente da vini dolci che ne esaltino il sapore sontuoso e avvolgente.

La regione vanta un'ampia gamma di vini passiti dolci, sia bianchi che rossi. Tra i vini bianchi campani dolci spicca lo Zingarella Moscato di Baselice: tra i suoi profumi spiccano l'albicocca secca, i datteri, la frutta gialla candita e sentori di zafferano. Questo passito è perfetto per accompagnare la pastiera.

Dalle uve di Falanghina nasce il Passito di Pallagrello, di colore giallo ambra e un gusto dolce. Tra i profumi spiccano gli agrumi, il fieno e il miele. Perfetto con creme e dolci secchi.

Dalle uve Fiano si ricavano vini passiti più strutturati tra cui l'Irpinia Fiano Passito D.o.c., che si abbina molto bene a cassata e dolci di pasta di mandorle. Il vino passito Mel si presenta di colore giallo oro; i suoi sentori sono amplificati dall'affinamento in barrique, che gli conferisce note di datteri, agrumi canditi e miele. È un vino perfetto da abbinare alla delizia al limone.


Vini bianchi campani da invecchiamento

Tra i vini bianchi campani che meglio si prestano all'invecchiamento, scegli il Fiano d'Avellino. La stabilità di questo vitigno associata alla sapienza di alcuni produttori autoctoni, riesce a regalare grandi soddisfazioni in bottiglia anche su una distanza di 10 anni. Queste sono le migliori espressioni adatte anche a diventare un regalo importante.

TAG: #Campania#enogastronomia#vino#vino bianco

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