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Le capesante sono tra i molluschi più eleganti. In Italia la produzione è concentrata in Adriatico. Sul nostro mercato ne viene commercializzata anche una specie leggermente più grande, pescata e allevata nei mari del Nord Europa. Poiché non resiste a lungo fuori dall’acqua, a differenza di altri molluschi (come cozze e vongole) venduti vivi, il più delle volte la capasanta fresca è commercializzata morta, già pulita, con le parti commestibili – la bianca noce e il corallo arancione – nella mezza valva, che sembra fatta apposta per essere usata come recipiente di servizio e, nelle ricette al gratin, anche di cottura. Se al contrario acquistate capesante chiuse, leggete il nostro post su come aprire e pulire le capesante, con i passaggi illustrati step by step.
Se amate queste conchiglie al gratin, provatele anche con broccoli, pistacchi, finocchietto e lime. Per un antipasto elegante, avvolgetele in guanciale con crema di zucchine. Senza gusci, posso arricchire i primi piatti come il risotto con seppioline alla polesana che celebra le specialità ittiche dell’alto Adriatico.
1 Staccate dalle conchiglie le noce con i coralli e sciacquatele. Lavate le conchiglie e asciugatele. Rimettete in ogni conchiglia una capasanta con il suo corallo, salate e pepate.
2 Mescolate il parmigiano con un ciuffetto di prezzemolo tritato e il pane grattugiato. Cospargete questo composto sulle capesante, bagnate con il vino e unite qualche fiocchetto di burro.
3 Disponete le capesante su una placca e passatele in forno caldo a 180° per 10 minuti. Guarnitele se vi piace con prezzemolo fresco e servitele subito.