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Latte, yogurt, dessert? Sì, ma di soia

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Secondo una ricerca Nielsen, nel 2014, i prodotti a base vegetale sono stati acquistati dal 25% delle famiglie, con un incremento di un milione di consumatori

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Latte di soia, tofu, yogurt, dessert, "bistecche verdi"… Gli italiani hanno cominciato a prendere sul serio i prodotti a base vegetale e a inserirli nella loro dieta. Così, sugli scaffali di negozi e supermercati si trova un'offerta sempre più varia per soddisfare una richiesta sempre più attenta e precisa.

L'incremento del consumo di questi alimenti è registrato da una ricerca dell'istituto Nielsen secondo la quale, nel 2014, più di una famiglia italiana su quattro ha consumato un prodotto a base vegetale. Un balzo in avanti notevole, se si pensa che corrisponde a oltre un milione in più di persone rispetto all'anno precedente. Il dato complessivo dell'indagine evidenzia una crescita del 25% mostrando come il comparto commerciale sia in costante e forte sviluppo.

Analizzando le abitudini alimentari nel dettaglio, l’istituto Nielsen rileva che il 70% dei consumatori di alimenti a base vegetale ha ripetuto almeno due volte durante l’anno l’acquisto di prodotti come bevande, alternativa vegetale allo yogurt, alternativa vegetale alla panna e dessert. Ciò significa che il consumo di questa tipologia di alimenti sta diventando sempre più regolare, con una media di acquisto di otto volte l’anno. Risulta così che, nel 2014, il "consumatore medio" ha comprato circa 11,3 litri di prodotti a base vegetale facendo registrare un incremento del 12% rispetto all'anno precedente.

Secondo la ricerca, i prodotti più consumati sono rappresentati dalle bevande. Quelle a base di soia, che vengono ormai utilizzate da 4,2 milioni di famiglie, costituiscono la quota prevalente; seguono quelle a base di riso (consumate da 1,8 milioni di famiglie) e di mandorla (1,5 milioni di famiglie). Tutte cifre in crescita rispetto ai dati del 2013. Anche l’alternativa vegetale allo yogurt (+25%), l’alternativa vegetale alla panna (+35%) e i dessert a base di soia (+10%) fanno registrare risultati positivi.

Nonostante l'evidente e costante crescita del comparto, supportato dall'orientamento sempre più convinto dei consumatori, i dati italiani rimangono comunque al di sotto della media europea; basti pensare che nel nostro Paese il consumo procapite di bevande a base vegetale (il tipo di prodotto più diffuso del settore) è di 0,85 litri contro gli 1,38 litri europei. Ma questo, sostengono gli operatori, lungi dal rappresentare un ostacolo, è il segno che si può lavorare con un notevole margine di incremento.

Alessandro Gnocchi
20 aprile 2015

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