Considerato un lusso riservato solo ai nobili asiatici, oggi il riso Venere è diventato uno dei superfood più amati e diffusi sulle tavole. La sua diffusione ha favorito la nascita di una varietà tutta made in Italy, usata come riso per risotti, contorni e insalate fredde. Scopriamo come cucinare il riso Venere e arricchire le nostre tavole con quello che in Asia era un cereale proibito.
Il riso Venere è una varietà di riso colore nero-marrone molto scuro, profumo intenso e dal gusto aromatico. A idearlo nel 1997 fu il Centro Ricerca della cooperativa sementiera Sapise (Sardo Piemontese Sementi), che incrociò 2 varietà: una bianca locale, molto resistente, e una nera asiatica, difficile da coltivare nelle nostre terre. La varietà fu registrata con il nome riso Venere (risovenere.it).
Si coltiva in poche e selezionate aziende del Piemonte, in provincia di Vercelli e Novara, e della Sardegna, in provincia di Oristano. Viene quindi lavorato e confezionato da una rete di aziende che aderiscono alla Filiera riso Venere: sono circa 120, dalle piccole realtà ai grandi marchi. Gli affiliati possono stabilire il prezzo finale, che varia da un marchio all’altro, ed esporre il logo sulle confezioni. Esiste anche il riso Venere biologico, coltivato in Piemonte e venduto da alcune aziende certificate. Il nome della qualità riso Venere è un naturale collegamento alla dea dell'amore, fertilità e bellezza, popolare nella mitologia greca. Fu scelto questo nome per rimandare al fatto che in passato il riso nero, noto in Asia anche con il nome di riso proibito, era considerato un potente afrodisiaco. Dall'incrocio tra riso Venere (a granello medio e pericarpo nero) ed un riso di tipo indica (a granello lungo e stretto e pericarpo bianco), sono nate due nuove varietà di riso: l'Ermes (che ha un colore rosso) e il riso Artemide (di colore nero).
Il chicco di riso Venere è naturalmente nero, quasi color ebano, una tonalità dovuta ai pigmenti scuri del pericarpo, la pellicina che lo riveste. Qui si concentrano gli antociani, sostanze responsabili della gran parte dei benefici del riso. Si tratta di preziosi antiossidanti che scuriscono i frutti in cui si trovano, come i mirtilli, l'uva o il ribes. La loro principale funzione è contrastare l'invecchiamento cellulare e le malattie degenerative e cardiache, aiutano la circolazione e la salute degli occhi. Inoltre, questo tipo di riso è integrale, quindi ricco di fibre, con un indice glicemico molto più basso rispetto alle varietà bianche. Il Venere contiene anche buoni livelli di sali minerali e vitamine.
Il riso Venere si differenzia dalle altre varietà di riso anche perché si mantiene croccante anche da cotto, si può servire bollito, come contorno per carni bianche e pesce o lo si può usare anche per preparare un risotto. Il riso Venere bollito ha bisogno di almeno 40 minuti di cottura. Se si sceglie di cucinare il riso Venere nella pentola a pressione, il tempo di cottura si dimezza: basteranno 20 minuti. Una volta lessato, lo si può tostare insieme a carne, pesce o verdura in padella. Dopo averlo tostato in padella, si può provare la cottura pilaf, eredità della cucina indiana. Si copre con acqua o brodo, e si trasferisce il tutto in forno a 200°C per 30 minuti. Dopo aver fatto consumare l'acqua o il brodo, il riso ottenuto conserverà comunque tutte le proprietà nutritive. Quando si sceglie di cucinare il riso Venere, è bene non scordarsi alcune caratteristiche di questo cereale. Oltre al tempo di cottura superiore rispetto alle altre varietà, ha una capacità di mantecazione quasi assente. La sua croccantezza lo rende anche un ottimo sostituto del pane. Per questo è possibile usare il riso Venere freddo come contorno ad esempio accanto a una braciola di maiale o a della verza stufata.
Che lo si usi caldo o freddo, il riso Venere si presta a diventare ingrediente fondamentale di numerose portate. Se non avete idea di come condire il riso Venere, iniziate col pensare se preferite che sia un contorno o un piatto principale. Può diventare infatti protagonista di numerose insalate: potete prepararne al mango e olio al curry, con le verdure e i calamari, con i gamberi. Il riso Venere può rendere speciali i tortini, come quello con crema di mandorle e pomodoro, o con le mazzancolle. A volte anche un semplice condimento come la salsa romesco o il mix agrodolce, può trasformare questo cereale integrale in un piatto da re.
Se scegliete di cucinare il riso Venere con pesce, l'abbinamento giusto da mettere in tavola è quello con un vino bianco elegante e profumato, come il Moro di Marco Carpineti. Il Moro è prodotto con le uve di due varietà locali del vitigno Greco, il Moro e il Giallo. Ampio, persistente e molto lungo in bocca, si sposa ottimamente con i profumi, ad esempio, di un riso Venere con gamberi. Tra i bianchi più adatti da non dimentacare la Falanghina e il Greco di Tufo.
aggiornato maggio 2024