Alternativa economica alle più pregiate carni bovine, il maiale è anche protagonista di piatti che ne reclamano la presenza insostituibile. Dal carré arrosto allo stinco, dalle braciole alle costine, senza dimenticare piedino, lingua e omento, relegati nel quinto quarto ma non per questo meno preziosi nel dare vita a mille saporitissimi piatti.
Carré
Classico taglio di maiale da arrosto, il carré si estende dalla settima costola fino quasi alla coda e comprende i muscoli del dorso e le vertebre. Tra le parti più pregiate e costose del suino, ha una polpa morbida e compatta, internamente poco marezzata ma con un buono strato di grasso superficiale che, sciogliendosi durante la cottura, contribuisce a insaporire e ammorbidire la carne.
Cucinato perlopiù intero e arrostito, dà vita a portate sontuose come il carré di maiale al sidro con le mele della foto sopra, cotto al forno e accompagnato da una deliziosa salsa all’arancia. Di più semplice preparazione ma sempre impreziosito da una salsina agrodolce alla frutta è il carré all’ananas, mentre il carré di maiale in dolceagro punta sull’abbinata in cottura tra il miele e il brandy.
Gli agrumi tornano in scena con il carré di maiale con salsiccia e arance, dove la carne profuma di timo e rosmarino, e nel carré all’arancia con finocchi della foto che apre il servizio, mentre nel carré con sciroppo d’acero e mele della foto sopra ritroviamo un’altra abbinata vincente tra il maiale e la frutta.
Arista
Dalla polpa molto gustosa e magra, l'arista è il nome dato al carré quando viene disossato o, in Toscana, alla lombata non disossata. Proprio a causa della scarsa percentuale di grasso tra le fibre, è bene non eliminare quello che la avvolge, così che la ammorbidisca in cottura. La compatezza e la forma naturalmente cilindrica consentono di cuocere il pezzo senza legarlo. Sempre che non lo vogliate aprire per farcirlo o bardare con pancetta o speck.
Intera, la lonza dà grandi soddisfazioni anche cotta sul fuoco, in casseruola. È il caso della lonza con salsa piccante al peperone e tonno, così come di un grande classico come la lonza di maiale al latte della foto sopra. Se invece tagliate la lonza a fettine, potrete poi cuocerla in padella come una scaloppa e realizzare piatti velocissimi ma di sicuro successo come queste piccatine di lonza con castagne o questi medaglioni croccanti al mais, impanati con i fiocchi di mais e fritti nell’olio e il burro.
Lombata
Al pari della lonza e del filetto, anche la lombata è ricavata dal carré disossato che comprende oltre a questi tagli anche il muscolo centrale. Ottima sia cotta in forno sia saltata in padella, dà vita quanto il carré e alla lonza a ottimi arrosti.
La lombata di maiale con ananas e kumquat della foto sopra è preparata utilizzando la carne disossata e stesa in un’ampia fetta. Cosparsa con un trito di datteri, scalogno, lardo, timo, salvia e alloro e quindi arrotolata, dopo una rosolatura in padella è stata trasferita in forno e qui portata a cottura con vino bianco, pezzetti di ananas e kumquat tagliati a metà.
Braciola
Le braciole sono ricavate del carré intero tagliato a fette tra una costola e l’altra e sono dette anche costolette. Contengono pochi grassi, dato che provengono da maiali di razze leggere e soprattutto sono ottenute dal muscolo del lombo, lo stesso che, disossato e rifilato, dà luogo all’arista o lombata: la parte più magra e pregiata del maiale. Regina della griglia come spiegato in questo articolo dedicato a come cucinare le braciole di maiale, la braciola si presta anche alla preparazione di ricette al forno e in padella (impanate, farcite o in umido).
Lo dimostrano piatti come le costolette gratinate alle melanzane o le braciole piccanti con cipollotti verdi e lime della foto sopra. Per prepararle, friggete in un wok un mazzetto di cipollotti tagliati per il lungo in 5 cucchiai d'olio con 5 peperoncini dolci a fette, unite poi 2 limoni a tocchetti e quindi 4 braciole di maiale. Fate rosolare per 5 minuti, poi unite il succo di 2 lime, un cucchiaio raso di zucchero di canna e sale. Cuocete per altri 5 minuti e servite con prezzemolo tritato.
Filetto
Tra i tagli più pregiati del maiale, il filetto è piccolo e di forma conica. Fa parte del quarto posteriore e si trova nella parte interna del costato, sotto la lombata (le vertebre). Dalle carni rosa leggermente più scure delle altre parti dell'animale, è magro e molto tenero perché è un muscolo poco sollecitato e quindi meno tenace. Dal gusto delicato, in cucina è adatto a preparazioni diverse, alcune analoghe a quelle del filetto bovino.
Conosciute anche come puntine, le costine sono il prolungamento in basso delle costole del carré. Costituiscono un taglio piatto e molto economico, usatissimo per la preparazione di ricette regionali, come per esempio la cassoeula lombarda, piatto che riunisce in pentola alcuni dei tagli meno pregiati eppure saporitissimi del maiale.
Ricavata dal collo del maiale, la coppa è conosciuta anche con il nome di capocollo e, stagionata, dà vita all’omonimo salume. Percorsa da venature di grasso bianco e morbido, è molto versatile. Come racconta questo articolo dedicato ai tagli economici del maiale, potrete arrostirla, usarla per uno stracotto, tagliarla a bocconcini per spezzatini gustosi o a fette per robuste bistecche da grigliare e realizzare saporiti involtini.
Molto valorizzato dalle cucine del Nord Italia e dell'Europa mitteleuropea, lo stinco si ricava dalla parte intermedia delle zampe del maiale. È un taglio che pesa dai 500 ai 700 g, ricco di tessuto connettivo, che per dare il meglio di sé necessita di lunghe cotture: in questo modo, il collagene si scioglie e rende la carne morbida e molto succosa.
Taglio muscoloso, la spalla è suddivisa in più parti, alcune più marmorizzate di altre. Economica e molto saporita, è meno conosciuta dei più magri (e costosi) lonza e filetto. Molto versatile in cucina, questo taglio di carne tollera bene le lunghe cotture ed è adatto per ragù, umidi o brasati. Può essere sostituito con capocollo o lonza e quanto questi può essere cucinato arrosto oppure stufato.
Cosciotto
È uno dei tagli più pregiati e normalmente viene utilizzato per preparare il prosciutto crudo. Fresco, il cosciotto può essere cucinato arrosto: all’inglese, con la cotenna come i cosciottini alle spezie della foto sopra, prima fatti marinare in salomoia e poi infornati, o alla francese, senza. E proposito di cotenna, proprio sotto a essa troviamo la fascia grassa, ovvero il lardo.
Pancetta
Si trova sotto le costine e può essere usata fresca per cucinare ottimi arrosti come dimostra la pancetta di maiale speziata al forno della foto sopra. Più spesso però viene stagionata o affumicata.
Quinto quarto
Nel quinto quarto rientrano tutte le parti meno pregiate del maiale, quelle meno utilizzate e spesso scartate quali sono le frattaglie, dal piedino alla lingua protagonista della lingua al giardino della foto sotto, cotta per 3 ore in acqua, vino e aromi e poi servita con una salsa alle verdure.
Per comprendere quanto questi tagli siano in realtà preziosi potete andare all’articolo dedicato proprio al maiale che non ti aspetti, così come al pezzo dedicato alla rete di maiale, nome tecnico omento, prezioso alleato di polpettoni, polpette e arrosti.