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Il ragù alla napoletana è un'istituzione della città partenopea, che ne ha fatto un caposaldo del pranzo della domenica. Un doppio ragù invero, rispetto a quello bolognese, che cuoce il pezzo di carne intero nel sugo di pomodoro per parecchie ore, tanto che le ricette migliori sono quelle ammannite dalla sera precedente e lasciate pippiare, cioè sobbollire a fuoco lentissimo, per ore, così da ottenere un sugo ristretto e corposo e un taglio di carne tenerissima. A cottura ultimata i due compagni di viaggio si dividono, il sugo si tuffa sulla pasta, la carne, morbida e succo, tagliata a fette, fa il suo ingresso come regale secondo.
L'origine del ragù è francese, come molte altre preparazioni, e inizialmente stava a indicare parecchi tipi di intingoli, più o meno elaborati, per accompagnare le carni. Nella ricetta campana il taglio di carne, debitamente insaporito, cuoce nell'intingolo del pomodoro. Sono tante le varianti regionali e familiari, diverse nella scelta di uno o più tipi di carne, del taglio di carne, della forma del pomodoro, degli ingredienti di contorno, come i salumi e il vino, ma sempre veraci e succulente.
Gli ingredienti fondamentali sono un taglio di carne in un unico pezzo, le cipolle, il sugo di pomodoro, il vino rosso, tanta pazienza e altrettanto tempo. Tra le carni, biancostato di manzo, lonza di maiale, salsicce e braciole (fette di manzo arrotolate e farcite con uvetta, pinoli, formaggio grattugiato, salame, noce moscata e prezzemolo), puntine di maiale, polpette sono tra le scelte più quotate. Le cipolle sono un must e possono essere affiancate da sedano e carota. La rosolatura deve avvenire in olio di oliva, per sfumare si usa preferibilmente il vino rosso, ma è concesso anche quello bianco. In alcune ricette, come quella qui proposta, si usa il concentrato di pomodoro, ma è più comune preparare il ragù con la salsa di pomodoro rafforzata dal concentrato. Il tutto profumato, a piacere, con basilico.
La sceneggiatura del ragù, una vera e propria messa in opera, prevede tre fasi dilatate in un tempo molto lungo, che necessita di altrettanta pazienza. È fondamentale lasciar rosolare nell'olio fino allo sfinimento la cipolla e con lei, se volete, il lardo o la pancetta. I salumi possono essere usati anche per bardare (step 1) o lardellare (step 2) il pezzo di carne. Si aggiunge quindi la carne e si fa rosolare a lungo, per almeno un'ora, secondo una delle ricette del ragù alla napoletana più accreditata, quella di Eduardo De Filippo. Bagnata a poco a poco con il vino, che deve via via evaporare, si arriva al momento di aggiungere il pomodoro. Poi il sugo inizia a "pippiare” per ore, con il coperchio appena scostato, cioè a sobbollire a fuoco bassissimo, per almeno 3-4 ore, possibilmente anche per un tempo più lungo.
Il sugo è perfetto per condire ziti tagliati a metà, paccheri, maccheroni, rigatoni, ma anche pane, gnocchi, polenta e sartù. Il sugo si conserva per 3-4 giorni in frigo oppure può anche essere congelato in un contenitore, preferibilmente di vetro. Sempre che ne avanzi.
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Fasciate la lonza con le fette di pancetta e legatela con refe da cucina. Versate l'olio in una casseruola dai bordi alti, aggiungete le cipolle tritate e fatele soffriggere coperte a fuoco bassissimo per almeno mezz'ora, mescolando spesso. Quando le cipolle sono quasi disfatte, aggiungete la lonza e le costine di maiale e rosolate la carne per mezz'ora con la casseruola coperta, girandola spesso, per evitare che attacchi al fondo del recipiente. Quando la carne ha formato una crosta scura, bagnate con il vino, alzate la fiamma e lasciatelo evaporare un po'. Riportate la fiamma al minimo, coprite il recipiente e proseguite la cottura per un'ora e mezzo.
2 
In alternativa, potete lardellare la lonza, usando la pancetta tagliata a listarelle spesse.
3 
Cominciate ad aggiungere 2 cucchiai di concentrato, stemperandolo nel fondo di cottura. Quando si è amalgamato, unitene la stessa quantità e ripetete l'operazione fino a esaurirlo. Mescolate di tanto in tanto lasciando sobbollire su fuoco bassissimo per un totale di 2 ore, dal momento in cui avete cominciato ad aggiungere il concentrato.
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Unite 2-3 mestoli di acqua e cuocete coperto su fuoco molto basso per ancora 2 ore. Verificate che ci sia sempre acqua a sufficienza e aggiungetela se occorre. Togliete la carne dalla casseruola e servitela affettata. Tenete la salsa in caldo e usatela per condire ziti, maccheroni o rigatoni.