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Taro fritto in pastella

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Un secondo vegano di tradizione thailandese, le frittelle di taro sono passate in una pastella a base di latte di cocco e fritte in olio di mais. Il mix di verdure crudo è perfetto per esaltarne il sapore

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Ingredienti

Non tutti conoscono il taro, un tubero di una pianta tropicale, simile alle patate ma più piccolo, con una scorza più scura e una polpa bianca. Come le patate, anche il taro è ricco di carboidrati e va consumato solo dopo il passaggio in padella. Alimento ampiamente diffuso nelle cucine di molti paesi lontani, inizia a essere apprezzato anche sulle nostre tavole. 

Come si cucina
È ottimo cotto a vapore, bollito, rosolato in padella, fritto. Si aggiunge agli stufati di carne e di gamberi o nel ripieno dei ravioli. Diventa facilmente un dolce, una bevanda rinfrescante o un dolcificante per bibite, gelati e dessert.

Pulite e tagliate il cetriolo a nastri e le carote a fette sottili. Sbucciate e affettate gli scalogni. Pulite i peperoncini e tagliateli a rondelle.

Sbucciate il taro e tagliatelo a fette spesse 3-4 mm. Mescolate il latte di cocco con 50 ml d'acqua, la farina, un cucchiaino di zucchero, i semi di sesamo e un pizzico di sale. Immergete le fette di taro nella pastella e friggetele in olio di mais ben caldo finché sono dorate.

3 Nel frattempo, mescolate in una ciotola l'aceto con 2 cucchiai di zucchero e 2 prese di sale. Unite gli scalogni, preferibilmente rosa, e i peperoncini, aggiungete le verdure, mescolate bene e distribuite nei piatti, guarnite con coriandolo fresco e completate con le fette di taro appena fritte, dopo averle scolate su carta da cucina.

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