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Il carciofo spinoso di Sardegna è una pregiatissima Dop isolana dal cuore tenero, bianco e saporito, con sentori di rosmarino e liquirizia, a cui si dedicano appassionate cure e brillanti tecniche affinché possa giungere croccante sul continente. Cuore tenero, bianco e dal sapore gustosamente intenso lo distingue però dagli altri carciofi.
Il trucco
Per evitare che le mani diventino nere mentre pulite i carciofi potete strofinarle prima con abbondante succo di limone oppure usare un paio di guanti da cucina.
1 Dividete i pomodorini a metà e fateli saltare per 5-6 minuti a fiamma vivace in una padella con un filo d'olio e uno spicchio d'aglio intero schiacciato.
2 Grattugiate la scorza di un limone e tenetela da parte. Recidete la parte dura del gambo dei carciofi e pelate la parte tenera senza staccarla dal fiore. Eliminate le foglie esterne più dure, tagliate la sommità, divideteli a metà, togliete il fieno interno e immergeteli in acqua acidulata con il succo del limone di cui avete grattugiato la scorza.
3 Affettate i carciofi a spicchi sottili, irrorateli man mano con il succo dell'altro limone, quindi saltateli per 3-4 minuti in una padella con 2 cucchiai d'olio e un altro spicchio d'aglio.
4 Passate le triglie nella semola, fatele rosolare in una larga padella con 3-4 cucchiai di olio e il resto dell'aglio affettato, sfumatele con il vino, fatelo evaporare, girando le triglie una sola volta, quindi unite i pomodorini, i carciofi, il finocchietto tritato e la scorza grattugiata del limone.
5 Regolate di sale e completate la cottura coprendo la padella. Servite con il prezzemolo tritato.
Ricetta di Giovanna Ruo Berchera