VOTA
Il dentice deve il nome ai denti acuminati e il successo gastronomico alle sue il carni bianche, sode, magre ma dal gusto fine ed elegante.
Pesce versatile
Tra i pesci più pregiati, si presta a qualsiasi tipo di cottura. Dà il meglio se cucinato intero, ottimo al forno, al cartoccio, al sale, alla griglia e anche lessato. In quest’ultimo caso, brodo di risulta è un ingrediente prezioso per zuppe e risotti.
1 
Tagliate le pinne del dentice, evisceratelo e sciacquatelo accuratamente.
2 
Scottatelo per 10-15 secondi (non di più) in acqua in ebollizione e sgocciolatelo. Privatelo della pelle staccandola con un coltellino, a partire dalla testa, e poi tirandola delicatamente con le mani.
3 
Stendete su una placca un foglio di carta da forno, ungetelo d’olio e adagiatevi il pesce. Farcitelo con l’aglio spellato e schiacciato e qualche rametto di timo, irroratelo con un filo di olio e cospargetelo con le mandorle e i semi di sesamo. Aggiungete tutto intorno le meline lavate e tagliate a metà, ancora qualche rametto di timo e le foglie di alloro. Spolverizzate con una macinata di pepe e versate il vino sul fondo della teglia. Cuocete in forno caldo a 190° per 15 minuti. Unite in teglia il radicchio lavato, spezzettato e salato e proseguite la cottura per 10 minuti. Servite subito.
Ricetta di Livia Sala, foto di Maurizio Lodi