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Capitone è il nome comunemente usato, soprattutto nelle regioni del Centro-Sud, per indicare la femmina dell'anguilla che, rispetto agli esemplari di sesso maschile, raggiunge dimensioni decisamente più grandi. In pescheria capitoni e anguille sono mantenuti in vita in bacinelle piene d'acqua dolce. Una volta morti, infatti, deperiscono molto rapidamente e in frigo non durano più di 24 ore.
Il capitone e l’anguilla devono essere uccisi e puliti poco prima dell'utilizzo (operazione che può eseguire anche il negoziante), provvedendo a tagliare testa e coda e a rimuovere le interiora. Se la ricetta richiede di spellare il pesce, sollevate la pelle intorno al taglio della testa, afferratene i lembi con le mani e tirate verso la coda, aiutandovi con un telo e/o carta da cucina, perché è molto viscida. Sciacquate sotto acqua corrente per eliminare le impurità e asciugate con un telo pulito. Provate anche l’anguilla stufata alla birra, oppure cercate in gastronomia i filetti di anguilla affumicata e sperimentateli nell’insalata con radicchio e melagrana.
1 
Tagliate i pomodori pelati a pezzetti, metteteli in un tegame con 2 cucchiai di olio, unite il basilico e fate cuocere per circa 30 minuti fino a quando la salsa si addensa. Frullate, salate, pepate e tenete in caldo.
2 
Eviscerate e pulite il capitone, spellatelo incidendo la pelle appena sotto la testa e tirandola verso il basso, eliminate la testa e tagliatelo a tocchetti di 6-7 cm.
3 
Affettate finemente la cipolla e fatela stufare a fuoco basso con un filo d'olio in una casseruola. Unite il prezzemolo tritato e il capitone, bagnate con il vino e fate evaporare. Aggiungete la salsa di pomodoro e fate cuocere per 15 minuti. Intanto, tagliate il pane a fette e fatele abbrustolire leggermente nel forno. Adagiate i crostoni nei piatti individuali, sistemate sul pane i pezzi di capitone con il sugo e servite.