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A dispetto del nome, questa originale ricetta è tipica campana e abbina il pesce sotto sale a verdure e salsiccia piccante
Dagli Spagnoli ai Borboni ai Francesi, le numerose dominazioni straniere che si sono succedute sul Regno di Napoli hanno lasciato il segno anche in campo gastronomico. Se questa ricetta è di origini spagnole, altri piatti risentono dell'influsso straniero, come il baccalà au gratin con capperi e olive, servito con patate al forno, di chiara impronta francese.
Nella ricetta, l’influenza iberica è evidente anche per via dell’uso della salsiccia piccante, ottima nella versione napoletana al peperoncino così come in quella spagnola che si chiama chorizo ed è caratterizzata dalla paprica affumicata, il famoso pimenton. Provate questo intenso salume, in una delle due versioni, nella ricetta degli spaghetti al nero di seppia con ragù di polpo, nelle orecchiette al forno con sugo piccante di pomodoro, nella parmigiana di zucchine al ragù piccante.
1 Lavate zucchine e melanzane e tagliatele a tocchetti. Affettate la salsiccia e rosolatela in padella con 2 cucchiai d’olio, gli spicchi d’aglio schiacciati, le olive nere e una foglia d’alloro. Aggiungete anche il baccalà , privato di pelle e lische e tagliato a pezzetti. Soffriggete il tutto e lasciate andare sul fuoco per circa 10 minuti, rigirando spesso.
2 Trascorso il tempo, prelevate il baccalà dalla padella e tenetelo da parte. Nella stessa padella in cui avete cotto il pesce aggiungete zucchine e melanzane, cuocendo per 5 minuti e mescolando di continuo. Dopodiché, unite i pomodori a pezzetti e bagnate con il brodo vegetale. Aggiustate di sale, unite una macinata di pepe e cuocete ancora per 10 minuti circa.
3 Riunite in padella il baccalà, abbassate la fiamma al minimo, pepate e cuocete per 20 minuti, coprendo la padella con il coperchio. Servite ben caldo.