VOTA
In questa ricetta tipica del Piemonte, il pesce fritto si accompagna con una salsa di pomodoro alle erbe aromatiche
Come altre regioni povere di pesce, la cucina piemontese è tuttavia amante del baccalà, in particolare nelle province di Biella, dove è il piatto di magro per eccellenza, e di Ivrea, dove si serve fritto con cipolle e polenta. La ricetta alla Monaco è diffusa nel Cuneese, al confine con la Francia. E come tutte le ricette di pesce fritto, è buona da leccarsi le dita!
Dorate e irresistibili: le fritture di mare sono così! Se le amate dovete provare il fritto con triglie, calamari e alici, il cuoppo con verdure e zeppoline tipico napoletano, le croccantissime sarde con mandorle e finocchietto, farcite di ricotta e accoppiate.
1 Tritate insieme cipolla, aglio e carota e mettete a soffriggere tutto in padella con 2 cucchiai d’olio. Aggiungete le foglie di salvia, il timo in rametti e il prezzemolo tritato, lasciate insaporire il soffritto per qualche minuto, quindi unite la passata di pomodoro. Cuocete a fiamma bassa per circa 15 minuti. Durante la cottura, allungate la salsa con il brodo vegetale, aggiustate di sale e insaporite con una macinata di pepe.
2 Mentre la salsa cuoce, asciugate bene il baccalà e mettetelo in freezer per 30 minuti, in modo che si rassodi leggermente (si taglierà meglio). Toglietelo dal freezer, sciacquatelo sotto l’acqua corrente, asciugatelo nuovamente, tagliatelo a listarelle spesse e passatelo nella farina.
3 Friggete il baccalà in una padella con abbondante olio ben caldo dorando le listarelle su tutti i lati. Sgocciolatele e passatele su carta assorbente. Portatele in tavola accompagnate da qualche cucchiaiata di salsa al pomodoro.