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Il baccalà alla Mastai

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Da Senigallia a Roma, la ricetta del baccalà alla Mastai fa parte del patrimonio gastronomico dell’Italia centrale
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Ingredienti

Preparazione del baccalà alla Mastai

Dorato, rosso e profumato con peperoncino e prezzemolo, il baccalà alla Mastai mette insieme il gusto della frittura a quello della salsa di pomodoro: segui tutti i passaggi per preparare questo secondo semplice e stuzzicante.

1) Taglia la cipolla a fettine sottili e mettila a soffriggere in padella con 2 cucchiai d’olio. Aggiungi la polpa di pomodoro e l’uvetta precedentemente ammollata in acqua e sgocciolata. Insaporisci con una punta di peperoncino e regola di sale. Cuoci per 10-12 minuti.

2) Pulisci il baccalà già ammollato eliminando pelle e lische, quindi taglialo a pezzi. Passalo nella farina, poi friggilo in padella con olio d’oliva bollente. Quando il pesce è pronto, disponilo su della carta da cucina, per assorbire l’eccesso di unto.

3) Mescola il pesce fritto nella salsa al pomodoro, profuma con un trito di prezzemolo e porta in tavola il tuo baccalà alla Mastai.

Baccalà alla Mastai: storia del piatto e vini da abbinare

La ricetta del baccalà alla Mastai rientra ormai fra le specialità della cucina romana, ma in realtà questo piatto nasce a Senigallia e fu portato nella Capitale da papa Pio IX (al secolo Giovanni Mastai), che proprio di Senigallia era originario. La ricetta più antica prevedeva che il pesce venisse cotto in padella con olio e guarnito con uva zibibbo, successivamente si affermò anche la variante con salsa di pomodoro. Da bere con il baccalà alla Mastai è perfetto un calice di Marino, un vino bianco dall’aroma fruttato, prodotto nel Lazio. 

TAG: #baccalà#facile#pesce#sfizioso

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