Si chiama rana pescatrice quando viene venduta intera, coda di rospo quando si acquista senza testa, perché solitamente si cucinano le guance e la coda. Le carni magre e pregiate, di consistenza morbida ma compatta, si prestano a diversi tipi di cottura: alla griglia, al forno, al cartoccio, stufate, a vapore. La testa, spesso venduta a parte, è ottima per preparare il brodo di pesce. Solo in Veneto la testa finisce anche in gelatina.
Compagni di griglia
Servite gli spiedini accompagnati da fette di polenta bianca, crostoni di pane, funghi o cipolle a fette, rigorosamente spennellati di olio e grigliati per pochi minuti in padella o su una piastra.
1 Lavate i peperoncini, tagliateli a metà, in senso verticale, e disponeteli su 4 lunghi spiedini di legno alternandoli ai trancetti di pescatrice; regolate di sale e profumate con le foglioline di maggiorana.
2 Sbucciate gli spicchi d'aglio, tagliateli a fettine e fatele rosolare in una padella antiaderente con 4 cucchiai di olio; poi togliete l'aglio e tenetelo da parte.
3 Nella stessa padella fate tostare leggermente i pinoli, scolateli e frullateli nel mixer (o pestateli in un piccolo mortaio) con l'aglio, il pangrattato, il prezzemolo, sale e pepe, unendo a filo il brodo vegetale in modo da ottenere una salsina cremosa.
4 Cuocete gli spiedini nella stessa padella per 15 minuti, facendoli dorare su tutti i lati e serviteli con la salsina all'aglio.