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I calamari, come tutti i molluschi, sono particolarmente gustosi e versatili in cucina, si sposano bene con diversi tipi di condimento e si adattano a cotture diverse. Tuttavia chiedono qualche attenzione per evitare che il pesce diventi duro e gommoso. In commercio si acquistano freschi o surgelati. Nel caso del prodotto fresco, la polpa deve essere soda e non si sfilacciarsi; nel caso del prodotto surgelato, che è più tenero e facile da cuore, deve essere scongelato in frigorifero per alcune ore.
In cottura
I tempi dovrebbero essere velocissimi oppure prolungati: i cefalopodi infatti, famigli cui appartengono anche i calamari, diventano teneri in pochi minuti, ma poi tornano gommosi e ritornano morbido dopo una cottura piuttosto prolungata.
1 
Separate i tentacoli dalle sacche e tagliate queste ultime a rondelle di 1 cm di spessore. Lavate i pomodorini e incideteli a croce. Schiacciate 1 spicchio d'aglio senza sbucciarlo e rosolatelo in padella con 3 cucchiai di olio.
2 
Unite e i calamari, alzate la fiamma, sfumate con il vino e aggiungete il peperoncino sbriciolato. Lasciate insaporire per qualche istante.
3 
Unite i pomodorini, salate e cuocete per 20 minuti circa a fuoco medio-basso semicoperto. Intanto, lavate una manciatina di prezzemolo e tritatelo con l'aglio rimasto sbucciato.
4 
Mescolate il mix con il pangrattato e tostatelo in padella con un filo d'olio e sale: appena prende colore, trasferitelo su un piatto e lasciatelo raffreddare.
5 
Quando i calamari saranno teneri, distribuiteli nei piatti, cospargeteli con il pangrattato aromatico e servite subito guarnendo con la rucola o l'insalatina.