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La zuppa di pesce che vi abbiamo qui proposto è una delle mille varianti che si preparano nelle località costiere di tutto il mondo. A base di pesce bollito e frutti di mare, si prepara in bianco, con il pomodoro o con la panna, a seconda delle ricette. Servita come secondo, diventa spesso un piatto unico quando prevede l'aggiunta di qualche verdura (anche solo carota, sedano e cipolla) e l'accompagnamento con fette di pane tostato o crostini.
Il trucco da ricordare
L'aggiunta del pesce all'interno del tegame è dettato da un ordine di grandezza e di consistenza. I pesci piccoli o dalle carni più tenere, come per esempio i pesci dalle carni bianche, si aggiungono alla fine altrimenti si sfalderebbero in cottura sciogliendosi nel brodetto.
1 
Pulite il pesce capone, lo scorfano, il San Pietro (in tutto 1,300 kg
circa) e le triglie. Tagliate a tranci i pesci più grossi. Raccogliete i ritagli e le teste in una casseruola con una cipolla, il sedano, la carota e 2-3 rametti di prezzemolo, coprite con metà acqua e metà vino. Salate, pepate, fate sobbollire per una mezz'ora, poi filtrate il brodo.
2 
Fate soffriggere in un tegame di coccio la cipolla rimasta affettata e lo spicchio di aglio con un filo di olio, aggiungete prima i tranci poi le triglie e fateli rosolare delicatamente girandoli con un cucchiaio di legno.
3 
Unite la polpa dei pomodori a tocchetti, l'aceto e la foglia di alloro; bagnate con 2 mestoli di brodo e continuate la cottura, a recipiente semicoperto, per 15-20 minuti.
4 
Regolate di sale e servite la zuppa con fette di pane tostate.