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Il mirin, il vino di riso, è una sorta di sakè dolce, tipico della cucina giapponese. Un condimento indispensabile nella tradizione culinaria del Sol Levante e dei Paesi orientali in generale. Si ricava dalla fermentazione del riso glutinoso a cui è stato aggiunto il koji (un fungo usato per la fermentazione) e l'alcol di riso. Di consistenza sciropposa e colore ambrato, ha un gusto dolciastro con note piccanti.
Come si usa
È ideale nelle marinate, nel brodo, sulla carne o per le salse di accompagnamento a pesci piuttosto grassi, come anguilla e salmone.
1 
Affettate la carota, se vi piace precedentemente sagomata in modo decorativo, e tagliate la zucchina, gli asparagi e le pannocchiette a fettine oblique; tagliate a metà i funghi.
2 
Tagliate il filetto a fettine sottili circa 2-3 mm, raccogliete la carne in una ciotola, unite un pizzico di sale e di pepe, il vino di riso, 2-3 cucchiai di acqua e la fecola stemperata in poca acqua. Mescolate e lasciate insaporire la carne per 15-20 minuti.
3 
Scaldate abbondante olio di semi nel wok, appena è ben caldo unite le verdure e la carne scolata dalla marinata e asciugata in carta da cucina; cuocete a fuoco vivo per qualche secondo.
4 
Versate tutto in un grande colino di acciaio appoggiato su una casseruola e lasciate scolare l'olio.
5 
Fate soffriggere nel wok con l'olio rimasto sul fondo gli spicchi d'aglio sbucciati e tritati, unite un pizzico di sale e lo zucchero.
6 
Versate nuovamente nel wok carne e verdure e cuocete a fuoco alto per pochi secondi, unite la fecola stemperata in poca acqua, un filo di olio di sesamo; suddividete la preparazione nei singoli piatti e servite.