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Intero o a pazzi, il pollo offre molte possibilità in cucina; quello in commercio è di origine italiana, allevato "a terra”, cioè in appositi capannoni, oppure "all'aperto” dove i volatili possono razzolare all'aperto. C'è il pollo biologico, nutrito con appositi mangimi bio e lasciato crescere per 81 giorni, circa il doppio del tempo di quelli standard.
Il pollo intero può essere cucinato arrosto, farcito e insaporito con spezie, agrumi o un ripieno a base di pane raffermo, oppure lessato per ottenere anche un ottimo brodo. Porzionato, è molto amato il petto, magrissimo, le alette, che sono un'amabile street food, le cosce e le sovracosce fa cucinare arrosto, in umido, al pomodoro.
Se amate la cucina etnica, potete provare il pollo alla creola, quello in agrodolce con l'ananas o quello con il couscous; se preferite il fritto provatelo panato, per una ricetta gourmet la galantina è irresistibile.
1 Riunite in un padellino 1 cucchiaino di sale grosso, 1 di pepe nero, 1 di pepe di Sichuan e tostateli finché saranno fragranti. Trasferite le spezie in un mortaio e riducetele in polvere non troppo finemente. Cospargete in modo uniforme i pezzi di pollo con 3/4 delle spezie e 1 cucchiaio d'olio, mescolando con le mani, e lasciateli marinare per almeno 30 minuti.
2 Sistemate il pollo in una teglia con gli scalogni sbucciati, 2 prese di sale e il vino bianco. Coprite con un foglio di alluminio e cuocetelo in forno caldo a 160° per 1 ora. A metà cottura aggiungete l'alloro e i mandarini cinesi tagliati a fette spesse.
3 Togliete l'alluminio, alzate la temperatura a 200° e lasciatelo rosolare per altri 30 minuti. Prima di servirlo, spolverizzate il pollo con le spezie rimaste.
Ricetta di Alessandra Avallone, foto di Stefania Giorgi
febbraio 2024