VOTA
Ruspante, fiero e un po' anarchico, il pollo Romagnolo è un gran camminatore, vola e dorme sugli alberi. Per questo le sue carni sono sapide, le uova hanno un tuorlo gigante ed è un nuovo Presidio Slow Food.
La carne del pollo Romagnolo, invece, ha molto carattere, è ben irrorata e ricorda un po' quella di fagiano. Ottima alla cacciatora, ma anche arrosto, in fricassea e in brodo. Basta bagnarla tanto, essendo molto magra. Le uova poi, per due terzi sono composte da tuorlo, l'ideale per preparare la pasta fresca alla quale dona un tono di giallo caldo. Pur essendo piccole sono preziose, anche da un punto di vista nutrizionale.
1  Tagliate a pezzi il pollo. Metteteli in una pentola dal fondo spesso senza condimento. Fateli rosolare su tutti i lati con il loro grasso girandoli ogni tanto. Spremete il limone e filtrate il succo.
2 Eliminate il fondo grasso dalla pentola prelevandolo con un cucchiaio. Bagnate il pollo con il vino e il succo del limone. Fate evaporare a fuoco medio per 10 minuti circa. Unite 4 cucchiai di olio, l'aglio, la salvia, sale e pepe e mescolate.
3  Fate cuocere il pollo per 30 minuti. Unite i pomodori tagliati a spicchi con 2 mestoli di acqua calda. Controllate che la preparazione non si asciughi troppo, aggiungendo eventualmente altra acqua. Cuocete per altri 20 minuti e servite.
settembre 2024
foto di Maurizio Lodi