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Non è insolito vedere la melagrana abbinata ai piatti salati, dai risotti ai pesci, passando per le carni, in particolare avicole o suine. Frutto dalle tante proprietà, la storia della melagrana si intreccia con l’arte, la cultura, la religione e... naturalmente, la buona tavola! In particolare, nella cucina mediorientale, mentre da noi è scelta spesso per il suo significato benaugurante di opulenza e fortuna.
Il tocco scintillante dei grani vermigli completa, come dicevamo, tanti piatti. Provatela con un carrè di vitello arrosto, un coloratissimo risotto al cavolo rosso o in un’insalata di radicchio e aringa affumicata, dove bilancerà l’amaro della verdura e il sapido del pesce.
1 Tagliate in due le melagrane, sgranatene una metà e passate allo spremiagrumi le altre 3. Filtrate il succo. Mettetelo in una ciotola con il vino, la faraona, 1 cucchiaino di pepe rosa e le bacche di ginepro pestate. Chiudete con pellicola e mettete in frigo per 2-3 ore.
2 Sgocciolate la faraona e filtrate la marinata. Scaldate poco olio e una noce di burro in una casseruola. Aggiungete la faraona, fatela rosolare 2 minuti per lato. A parte fate soffriggere cipolla e scalogni a fettine, uniteli alla faraona, regolate di sale e irrorate con un mestolino di marinata.
3 Coprite e cuocete per 50 minuti circa. Versate il fondo di cottura nel mixer con una noce di burro e frullate. Disponete la faraona in un piatto con la salsa, i chicchi di melagrana e il pepe rosa.