1) Spellate il petto d'anatra, lavatelo a sistematelo in una ciotola; bagnatelo con il succo d'arancia e l'aceto balsamico, salate, profumate con il trito e il pepe e fate marinare in frigo per un'ora.
2) Togliete il petto d'anatra dalla marinata, tagliatelo in 6 parti e rosolatele in una padella calda unta d'olio, a fuoco alto, 2 minuti per lato; lasciate raffreddare.
3) Pelate le patate, tagliatele a julienne sottile con l'apposito attrezzo, salatele e dividetele in 12 mucchietti. Scaldate una padella antiaderente, spennellatela d'olio e stendete sul fondo un mucchietto di patate alla volta, formando un disco sottile; schiacciate bene con un cucchiaio e cuocete i rosti da entrambi i lati, senza farli asciugare troppo, in modo da poterli modellare.
4) Sistemate 6 rosti sulla placca foderata con carta da forno, mettetevi sopra i 6 pezzi d'anatra e copriteli con i rosti rimanenti; rifilate i bordi e premeteli bene, ma con delicatezza, per sigillarli sulla carne. Passate in forno a 200° e lasciate cuocere per 15 minuti o finché le patate saranno ben dorate. Togliete i fagottini dal forno, fateli intiepidire, tagliateli a metà e serviteli.
Contrariamente a quanto si pensa comunemente, l'usanza di abbinare i bocconcini d'anatra all'arancia non è originaria della Francia, bensì affonda le sue radici a Firenze. Nella Firenze del XV secolo, così sembrerebbe, si utilizzava il succo di questi agrumi per conservare la carne. Questa pratica venne poi esportata in Francia, ma solo dopo il matrimonio di Caterina De' Medici con Enrico II, e divenne ricetta simbolo della Francia.