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Una salsa salata vegana e golosissima che strizza l'occhio alla cucina green, usando gli scarti delle verdure, mandorle e olio extravergine
Il colore verde brillante, la consistenza cremosa e croccantina, il profumo intenso e il sapore gentile fanno di questo pesto , preparato con le foglie delle carote, il lievito alimentare, le mandorle e l'olio; è un condimento insolito che stupisce la vista prima ancora del palato. La ricetta è stato preparata per noi da Ilaria Pierini, che ha scelto con passione e consapevolezza la cucina veg e sostenibile in risposta al ritmo frenetico della quotidianità cittadina. Un chiaro esempio di attenzione agli scarti in un'ottica green e di rivistazione di ricette tradizionali che non perdono sapore nella loro nuova veste.
Il pesto classico è quello genovese, preparato con foglie di basilico come vi raccontiamo qui, ma potete preparare questa sapida salsa anche con altri ingredienti, come la rucola, la salvia, i pomodori secchi, le olive e tanto altro ancora come vi spieghiamo qui.
1 Pulite le foglie di carote con carta un telo di cotone umido, asciugatele bene. Mettete le foglie in un frullatore.
2 Aggiungete le mandorle, il lievito e un paio di cucchiai di olio e iniziate a frullare.
3 Frullate a intermittenza aggiungendo poco olio alla vola fino a ottenere un composto cremoso. Regolate di sale, dividete il pesto in vasetti di vetro a chiusura ermetica. Il pesto si conserva in frigorifero per alcuni giorni.
Aprile 2025
Ricetta, foto e video di Ilaria Pierini
Ilaria Pierini, marchigiana di nascita e milanese di adozione, contrappone alla frenesia metropolitana il retaggio delle colline e del mare della sua terra di origine, con scelte alimentari e abitudini quotidiane in armonia con i principi etici e ambientali che ha ereditato. Il suo terreno di sperimentazione è la cucina, antica passione di famiglia, che l’ha portata verso un’alimentazione vegetariana e vegana, come racconta nel suo blog.
Ilaria Pierini, marchigiana di nascita e milanese di adozione, contrappone alla frenesia metropolitana il retaggio delle colline e del mare della sua terra di origine, con scelte alimentari e abitudini quotidiane in armonia con i principi etici e ambientali che ha ereditato. Il suo terreno di sperimentazione è la cucina, antica passione di famiglia, che l’ha portata verso un’alimentazione vegetariana e vegana, come racconta nel suo blog.