Il Trentino Alto Adige è una regione in cui convivono tanti volti. Le diversità delle due macro aree note come Trentino e Alto Adige si esprimono anche nel prodotto più famoso di questa zona italiana: il vino. Nonostante i vini rossi siano altrettanto interessanti, sono i bianchi altoatesini a richiamare su di sé maggiore attenzione. Scopri come scegliere il miglior vino bianco dell'Alto Adige per la tua cena!
L'Alto Adige è un territorio che fa parte della regione autonoma a statuto speciale nota come Trentino Alto Adige. Ci sono due province: quella di Trento, a cui fa capo tutta la parte nota come Trentino, e quella di Bolzano, a cui fa riferimento l'Alto Adige. Le due zone hanno forti differenze linguistiche ed etniche, ma condividono una larga fetta di storia vitivinicola, che in epoca romana vedevano le due aree unificate sotto il nome di Rezia. La viticoltura si sviluppò molto presto in queste due province. Se ne ha la prima traccia in un'anfora datata 2000 a.C. rinvenuta in Valle Isarco, in Alto Adige, al cui interno vi sono tracce di vinaccioli. Un vaso etrusco detto situla, risalente all'VIII secolo a.C. è stato invece rivenuto in Val di Cembra, in Trentino.
Sia il Trentino che l'Alto Adige sono zone interamente montuose. A disegnare i confini delle varie valli ci pensa il fiume Adige, che scorre da Nord a Sud. Il corso superiore dell'Adige forma la Val Venosta e la Valle dell'Adige. Il suo affluente maggiore è l'Isarco, nella cui valle convergono la Val Pusteria e le Valli di Funes, Val Gardena, Val Egna e Val Sarentina. In Alto Adige il clima è prevalentemente alpino, con forti escursioni termiche stagionali e giornaliere, anche se in alcuni periodi è sostanzialmente mite, grazie alle catene montuose che fanno da barriera ai venti del Nord. La straordinaria aromaticità di questi vini è dunque data sia dall'elemento climatico sia dalla diversa composizione chimica dei terreni, che influenzano il bouquet aromatico.
Nonostante l’area di produzione non vastissima, appena 5.000 ettari, e la produzione di soli 350.000 ettolitri, i vini provenienti dall’Alto Adige si contraddistinguono per i numerosi riconoscimenti ricevuti. Inoltre, il 98% dei vini prodotti in Alto Adice ha il marchio D.o.c..
Ma quali sono i vini bianchi più famosi dell'Alto Adige? Impossibile non nominare il Gewürztraminer, vitigno autoctono noto per la sua aromaticità. Nonostante il nome tedesco, questo vino è originario dell'Alto Adige e, per la precisione nasce a Termeno, in provincia di Bolzano. In tedesco gewürz significa spezie, mentre tramin è il nome tedesco di Termeno.
In tutti i paesi germanofoni il Traminer era un vitigno noto sin dal Duecento. Poi questo vitigno aromatico è caduto nell'oblio fino a diventare uno dei vini altoatesini più noti e apprezzati al mondo grazie al suo originalissimo bouquet. Oggi il Gewürztraminer si coltiva anche nel cuore dell'Alto Adige enoico, ad Appiano e Caldaro.
In questa zona, nota anche come Oltradige, si coltivano alcuni celebri vitigni a bacca bianca, come il Pinot Bianco. Gli enologi fanno risalire la sua origine a delle mutazioni genetiche del Pinot nero o del Pinot grigio. Questo vitigno internazionale di origini francesi, è coltivato in tutto il mondo, ma trova in Alto Adige, dove viene coltivato da oltre 150 anni, uno dei suoi terreni più vocati.
Si tratta di un vitigno molto precoce, caratteristica che lo rende adatto a regioni estreme per la viticoltura come l'Alto Adige. In passato veniva spesso confuso con lo Chardonnay. Il vino che se ne ottiene è di un bel giallo paglierino, fresco, secco e corposo. Il Pinot Bianco viene coltivato anche nel tratto centrale della Valle Dell'Adige, fra Terlano, Nalles e Andriano.
Nella stessa zona viene coltivato il Riesling. Questo vitigno sorge tra le terre rosse, frutto di depositi pluviali porfirici, dando i natali a vini bianchi longevi. I territori più vocati a questo tipo di vitigno sono le vallate dei fiumi Reno, Meno, Nahe, Mosella, Saar e Ruwer. Tuttavia il Riesling coltivato in Italia origina un vino di colore paglierino con riflessi verdastri. Il bouquet è fruttato, con sentori di pesca e albicocca, e un finale di idrocarburo. In Alto Adige lo si coltiva anche in Valle Isarco.
Nella Bassa Atesina, ad altitudini da record come quelle dell'aera di Favogna, si coltiva il Müller Thurgau, vitigno tipico della Val di Cembra, ma che anche in questo territorio crea espressioni interessanti in calice e bottiglia.
Questo vitigno deve il suo nome a un enologo svizzero, Hermann Müller. Alla fine dell'Ottocento, nel cantone di Thurgau, incrociò il polline del Riesling Renano con un vitigno poco conosciuto, chiamato Madeleine Royal. I primi a impiantarlo in Trentino furono i ricercatori dell'Istituto agrario di San Michele. Tipico della Val di Cembra, si adatta bene al clima freddo. Reagisce bene sui terreni porfirici della Valle dell'Adige e su quelli magri e sabbiosi della Val Venosta.
Il Sylvaner è un vitigno a bacca bianca originario per alcuni della regione della Stiria, Austria, per altri della media valle del Reno. Molto diffuso nella Valle d'Isarco e nella zona centrale della Valle dell'Adige, il Sylvaner mutua il suo nome dalla parola latina silva, che significa bosco. Studi recenti sul DNA hanno dimostrato che il vitigno deriva da un incrocio fra traminer e bianco austriaco. Se ne ottiene un vino color giallo paglierino con riflessi verdolini. Secco gradevole con note lievemente amarognole, si presenta al gusto con una giusta acidità.
Il Kerner è un altro dei vitigni che arricchiscono la Valle Isarco. È un vitigno semi-aromatico a bacca bianca. Fu creato nel 1929 da August Herold, in Germania, incrociando Schiava grossa (una varietà conosciuta anche come Trollinger) e Riesling. Deve il nome Kerner al medico e poeta tedesco Justinus Kerner, che ha scritto numerose liriche su questo vitigno. D.o.c. Alto Adige dal 1993, il Kerner è un vino che nel bicchiere appare giallo paglierino con riflessi dorati. Ha un profumo intenso che vira verso il moscato. Fresco e fruttato, ha meno acidità del Riesling, caratteristica che compensa con più corpo.
Nonostante non sia un vitigno autoctono, la regione è vocata alla coltivazione dello Chardonnay, che ben si adatta al clima prealpino continentale. Da solo rappresenta circa un terzo dell'intera produzione regionale. Questo tipo di uva viene utilizzato come base per la produzione di spumante Trento Doc metodo classico. Viene coltivato nella zona centrale della Valle Dell'Adige.
Nella Valle Dell'Adige, fra Bolzano e Merano, si coltiva un altro vitigno internazionale, il Sauvignon. Si tratta di un vitigno a bacca bianca, proveniente dalla zona francese di Bordeaux. Il nome deriva dalla parola francese sauvage (che significa "selvaggio"), in omaggio alle origini di pianta autoctona del sud-ovest francese. È uno dei vitigni più diffusi al mondo. I vini creati con le uve Sauvignon devono essere consumati velocemente. L'invecchiamento superiore a un anno non dà infatti effetti migliorativi sulle caratteristiche organolettiche.
I piatti a base di pesce vengono celebrati degnamente da tutti i vini bianchi altoatesini.
Grazie al suo bouquet aromatico, il Gewürztraminer si sposa bene con il sushi classico e il sashimi, accompagnato da qualche fettina di zenzero fresco. Va bene anche in abbinamento con del crudo di mare, una grigliata o una tempura di crostacei. Perfetto con il classico filetto di orata al forno. Anche salmone, tonno, aringhe affumicate, sarde e stoccafisso arrosto vengono incredibilmente valorizzati da questo vino aromatico.
Il Müller Thurgau si sposa alla perfezione con primi di pesce come pappardelle con tonno fresco e pomodori pachino, pennette gamberi e zucchine e altri sughi a base di crostacei. Perfetto anche con pesce grigliato (o bollito), accompagnato da verdure grigliate.
Il Kerner si sposa bene con piatti a base di crostacei e antipasti di frutti di mare. Perfetto anche con grigliate di pesce accompagnate da verdure.
Il Pinot Bianco si sposa alla perfezione con terrine di pesce, “salame” di trota e del salmerino leggermente affumicato.
Il Riesling accompagna alla perfezione piatti a base di rana pescatrice e ricette con protagoniste le vongole.
Tra i vini altoatesini da abbinare alla carne spicca ancora il Gewürztraminer, adattissimo anche a pietanze più ricercate come il foie gras (che si sposa bene anche con il Kerner). Questo vino valorizza in modo eccezionale l'esotico pollo al curry.
Il Sylvaner si sposa bene con specialità di carne bianca, ma anche con funghi e piatti speziati. L'incontro perfetto è però con gli asparagi.
Durante un aperitivo possiamo imbatterci sia in piccoli prodotti da forno, crostini al foie gras e piccole tartare di crostacei, sia in una ricca selezione di formaggi. Per quest'ultimo tipo di piatto i vini migliori dell'Alto Adige da servire sono il Sauvignon, il Müller Thurgau, il Kerner e il Riesling (specie accostato a formaggi di capra).
Tra i migliori vini da gustare a tutto pasto, dall'antipasto al dolce, ci sono sicuramente il Müller Thurgau e il Sylvaner.
Il Gewürztraminer esiste anche in versione passito: con questo vino costruirai un'accoppiata vincente anche con dessert tipici del Sud come la pastiera napoletana.
Ma i vini dolci altoatesini sono numerosi. In questa terra vengono prodotti il Moscato Giallo Passito D.o.c. e il Moscato Rosa D.o.c. e blend costruiti con Sauvignon, Pinot Bianco e Gewürztraminer. Ogni cantina offre la sua espressione migliore da abbinare a torte, paste e pasticcini.
I vini bianchi altoatesini che maggiormente si prestano all'invecchiamento nascono nella Valle dell'Adige, tra i comuni di Terlano, Nalles e Andriano. I vitigni, alimentati da terre rosse porfiriche, producono Pinot Bianco, Chardonnay, Riesling, Müller Thurgau e Sylvaner.
Tra i vini altoatesini da regalare il “principe del carrello” resta l'aromatico e seducente Gewürztraminer, da regalare secco o passito. Per stupire i vostri ospiti, puntate anche su vitigni meno noti e tutti da scoprire come il Müller Thurgau, il Riesling “made in Italy” e il Sylvaner.