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I taralli più conosciuti e comuni sono quelli pugliesi (inseriti fra i PAT della Regione Puglia), dove si racconta siano stati inventati intorno al 1400 durante un periodo di carestia. Croccanti e irresistibili, sono un prodotto da forno a forma di piccola ciambella, dalla superficie liscia e dorata; le dimensioni, la forma più o meno allungata e lo spessore possono variare.
Tanti gusti
Sono molte le varianti: con farina bianca, integrale, di grano duro, multicereali, di farro, riso, anche senza glutine e di legumi. Anche gli aromi sono tanti, con finocchietto e peperoncino, ma anche pomodori secchi, cipolla, semi di sesamo o di zucca, curry, curcuma. Nella versione dolce i taralli sono prima bolliti e poi passati in forno per renderli più croccanti.
1 Sbucciate e affettate gli scalogni, metteteli in un wok o in un'ampia padella e irrorateli con un bicchiere d'acqua e il vino bianco. Salate e fate cuocere per 30 minuti a fuoco dolce. Quando il liquido si sarà consumato regolate di sale e spegnete.
2 Lavate i datterini, tagliateli a metà e salateli. Scaldate una padella con 3-4 cucchiai d'olio con lo spicchio d'aglio sbucciato e schiacciato e le acciughe spezzettate. Unite i datterini e saltateli 2 minuti a fuoco vivace, poi aggiungete anche gli scalogni e fate insaporire per 5 minuti.
3 Lessate gli spaghetti in acqua salata, scolateli e ripassateli in padella con il sugo preparato. Tritate grossolanamente i taralli e cospargeteli su ogni porzione completando con un filo di olio crudo.