Regina della frutta secca e grande protagonista del Natale, l'uvetta è disponibile in diverse varietà: la bionda sultanina, la scura di Corinto, quelle di Smirne o Malaga a chicchi grossi, e la Cilena, grandissima e di colore ambrato. Tutte sono ottime per arricchire i dolci delle feste e le portate salate, a cui regalano un prezioso tocco esotico.
La tecnica del riso pilaf è semplice e comoda perché il riso non va mescolato. Ottimo come primo o come contorno, il riso pilaf diventa un jolly in cucina. Non solo con riso selvaggio, questa tecnica è buona per molte varietà di riso. Da provare il riso pilaf allo zafferano con cozze e il riso pilaf con tagliata allo zenzero.
1 Lessate il riso in acqua bollente leggermente salata, per 40 minuti circa; quando vedete che i chicchi cominciano a gonfiarsi, scolatelo, rimettetelo nella pentola, copritelo con un telo e con il coperchio e lasciatelo gonfiare 15 minuti.
2 Tritate il bianco dei cipollotti, affettate il sedano e saltateli in padella con 4 cucchiai d'olio, muovendoli spesso per cuocerli mantenendoli croccanti; salate, aggiungete l'uvetta e i mirtilli rossi, mescolate ancora 2 minuti, unitele le bacche di goij, il riso e riscaldate il tutto insieme per 5 minuti.
3 Nel frattempo, affettate sottilmente il verde dei cipollotti e, in una padella antiaderente, tostate le mandorle e tenete tutto da parte. Regolate di sale e pepate il pilaf, poi toglietelo dal fuoco.
4 Aggiungete 2 cucchiai di verde dei cipollotti affettato e le mandorle tostate. Condite con il succo di limone e un filo d'olio crudo.
aggiornato dicembre 2024
ricetta di Alessandra Avallone, foto di Adriano Brusaferri