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Sono di semola di grano duro, come tanti altri formati di pasta, ma ai paccheri piace esagerare, nello spessore, nelle dimensioni, nelle possibilità in tavola. Di origine campana, ricordano dei grossi maccheroni e sono tipici della cucina napoletana. Conditi con sughi molto saporiti, si prestano a essere semplicemente farciti o rivisitati in ricette insolite, come il timballo o fritti.
Se vi piace il croccante
Per friggere i paccheri, lessateli solo per 5 minuti, scolateli, allargateli su un telo e tamponateli con un secondo telo o con carta da cucina, per eliminare più acqua possibile. Farciteli a piacere fino all'orlo, poi passateli prima nell'uovo e poi nel pangrattato, mescolato a piacere con formaggio grattugiato o frutta secca tritata finemente. Attenzione! Se vi sembra che la pasta sia ancora leggermente umida dopo la farcitura, ricopritela con un velo di farina. Se vi piace, la doppia panatura renderà i paccheri più croccanti. Fritti in olio di mais ben caldo, conquistano come antipasto, primo, finger food o per accompagnare un aperitivo tra amici.
1 Pulite la zucca e tagliatela a dadi (scegliete una zucca dalla buccia tenera come la Hokkaido); dividete il broccoletto in cimette, conservando le foglie più tenere. Lessate le verdure con i paccheri in abbondante acqua bollente salata.
2 Nel frattempo, spellate il salame, tagliatelo a dadini e rosolateli in padella, senza grassi, per 7-8 minuti. Quindi sfumate con il vino, lasciate evaporare e unite il concentrato di pomodoro sciolto in un po' di acqua di cottura della pasta. Mescolate per amalgamare i sapori.
3 Scolate la pasta e le verdure, ripassatele in padella con il salame e servite con una generosa macinata di pepe nero e, se vi piace, una spolverizzata di grana grattugiato.