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Un sacchetto di mozzarella di latte vaccino riempito con panna e sfilacci di mozzarella stessa: è la burrata, originaria delle Murge, ma oggi prodotta in tutta la Puglia e anche in Lazio, Molise e Campania. Per la sua natura cremosa (e acquosa), nelle ricette va aggiunta alla fine, che siano paste, focacce o insalate. In cottura farebbe annacquanti pasticci. È disponibile in bocconcini da 125 g o in porzioni più grosse da mezzo chilo.
È sempre un valore aggiunto nei primi piatti, che siano le pennette con zucchine, i ravioli con fave e pomodori, la panzanella con capperi fritti o il risotto al pomodoro, le linguine con la colatura di alici o i maccheroni al ferretto. Indimenticabile nella crostata con ratatuia e sulla pizza integrale con acciughe.
1 Tostate le mandorle in un padellino senza aggiungere grassi. Lavate, pulite e riducete a tocchetti i peperonie le melanzane. Sbucciate la cipolla e tritatela grossolanamente.
2 Saltate la cipolla in un wok con 3 cucchiai d’olio per 5 minuti. Unite melanzane e peperoni, salate e proseguite la cottura finché gli ortaggi saranno teneri. Profumate con origano fresco e secco e aggiungete le mandorle.
3 Lessate le mezze maniche in abbondante acqua bollente salata, scolatele al dente e saltatele brevemente nel wok con le verdure. Fuori dal fuoco, condite con un filo d’olio e suddividete la pasta nei piatti. Completate ognuno con una burratina spezzettata e poco olio.
settembre 2024