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Calamarata

La pasta prende il nome dal mollusco, tagliato ad anelli, con cui si sposa a meraviglia dando vita a uno dei migliori primi piatti di pesce della cucina campana

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Ingredienti

La calamarata dà il nome a una tipica ricetta della cucina partenopea, preparata con un formato di pasta simile agli anelli di calamaro che sono la base del condimento di questo formato, che è di fatto un mezzo pacchero.

Pulire i calamari
Per pulire questi molluschi staccate i tentacoli dal corpo dopo aver indossato un paio di guanti in lattice; tagliate pinne laterali ed eliminate occhi e becco con le forbici. Sfilate la pellicina scura e le interiora, rivoltandole come un guanto. Sciacquate la sacca sotto acqua fredda, rivoltatela ancora e passatela un'altra volta sotto il getto d'acqua. Asciugatela bene.

Lavate i pomodorini, tagliateli a metà, privateli dei semini e disponeteli su una placca rivestita con carta da forno. Cospargeteli con uno o 2 cucchiai di zucchero, una presa di sale e una di peperoncino, condite con un filo d'olio e abbondante origano, mettete la placca in forno a 100° e cuocete i pomodorini per circa un'ora. 

Staccate i tentacoli dalla sacca, eliminate da quest'ultima le interiora e asportate la pellicina che la ricopre; estraete la penna cartilaginosa, eliminate le alette laterali e tagliate le sacche ad anelli. Staccate con un coltellino gli occhi e il becco dai tentacoli, lavate bene tutto sotto l'acqua corrente e asciugate con carta da cucina. 

Sbucciate gli spicchi d'aglio e tritateli fini; mettete il trito in una padella capace e profonda con 2-3 cucchiai d'olio e fatelo soffriggere a calore moderato per 2-3 minuti. Aggiungete i calamari e lasciateli rosolare bene da tutte le parti a calore un poco più forte, mescolandoli con un cucchiaio di legno. Bagnateli con il vino, alzate la fiamma e lasciate evaporare quasi del tutto.

Unite i pomodorini confit e l'eventuale loro sughetto, mescolate con delicatezza per non romperli, regolate di sale, cospargete a piacere con peperoncino in polvere, coprite la padella e lasciate cuocere per 5-6 minuti a calore moderato. Se il fondo di cottura dovesse asciugarsi troppo, versate qualche cucchiaio d'acqua calda. 

Lavate le zucchine, spuntatele, svuotatele della polpa con l'apposito attrezzo e tenetela da parte per altre preparazioni; tagliatele a rondelle e unitele all'intingolo preparato; mescolate ancora, coprite di nuovo e proseguite la cottura per un paio di minuti. Fate molta attenzione: le zucchine devono restare ben sode, altrimenti si rompono. 

Lessate la pasta in una pentola con abbondante acqua bollente salata; scolatela al dente, senza sgocciolarla troppo, trasferitela in padella con l'intingolo e mescolatela con delicatezza. Fate saltare tutto quanto per qualche istante a calore moderatamente vivace e cospargete alla fine con abbondante prezzemolo tritato.