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Per evitare sprechi, potete utilizzare anche i semi della zucca: lavateli bene, eliminando i filamenti, sistemateli sulla placca e tostateli in forno fino a farli tostare, quindi serviteli per accompagnare un aperitivo.
Tra le proposte della pasta ripiena del noto pastificio veronese, abbiamo preparato per voi altre tre primi piatti: sfogliavelo ricotta e spinaci con ceci alla paprica e pomodorini arrosto, un ripieno classico accompagnato con legumi e un tocco piccante, sfogliavelo al gorgonzola con radicchio, briciole di zola piccante e pinoli, un armonico contrasto di sapori, e sfogliagrezza ai funghi con rucola, noci e parmigiano, con ripieno di porcini.
1 Lavate la zucca, privatela dei semi e tagliatela a spicchi di 1,5 cm circa di spessore. Friggete le foglie di salvia in un pentolino con 3 dita di olio di semi di arachide bollente per pochi secondi, sgocciolatele su carta assorbente da cucina e tenetele da parte.
2  Scaldate la metà del burro con 4 cucchiai di olio extravergine in una larga padella antiaderente e fatevi dorare le fette di zucca cuocendole 3-4 minuti per lato. Quando saranno tenere, salatele, pepatele, toglietele dalla padella e tenetele in caldo nel forno a 100°. Nella stessa padella unite il burro rimasto, un altro filo d'olio extravergine, le foglie d'alloro e rosolate le castagne a fiamma vivace per 3-4 minuti fino a renderle leggermente dorate, poi salatele, pepatele e mettetele da parte.
3 Lessate i ravioli in abbondante acqua salata per il tempo indicato sulla confezione, scolateli con un mestolo forato e trasferiteli nella padella con le castagne. Saltateli brevemente per insaporirli bene nel condimento. Sistemate le fette di zucca su un piatto da portata, versateci sopra i ravioli con le castagne, condite con un filo d'olio, unite la salvia fritta e servite.
ottobre 2024
ricetta di Marième Gueye, foto di Michele Tabozzi
Marième Gueye, addetta al settore “ricerca e sviluppo” del Pastificio Rana, è arrivata a Bergamo da bambina dove ha frequentato l’istituto alberghiero. Dopo il diploma la giovane senegalese si prefiggeva di lavorare in un ristorante, ma la sua vita ha preso un corso diverso e ora dà via libera alla sua creatività in cucina come dipendente del noto Pastificio veronese
Marième Gueye, addetta al settore “ricerca e sviluppo” del Pastificio Rana, è arrivata a Bergamo da bambina dove ha frequentato l’istituto alberghiero. Dopo il diploma la giovane senegalese si prefiggeva di lavorare in un ristorante, ma la sua vita ha preso un corso diverso e ora dà via libera alla sua creatività in cucina come dipendente del noto Pastificio veronese