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Il polpo è il più noto dei molluschi cefalopodi. Nonostante possa raggiungere dimensioni notevoli, gli esemplari migliori e più teneri sono lunghi circa 50 cm.
Quello fresco
Eliminate gli occhi e il becco, aiutandovi con un paio di forbic. Poi rovesciate la testa come fosse un guanto e privatelo delle interiora (in alternativa, chiedete al pescivendolo di farlo). Prima di cuocerlo, battetelo con un batticarne, in modo da sfibrarne i tessuti, oppure mettetelo in freezer. Se preferite eliminare la pelle e le ventose, strofinate i tentacoli dopo la cottura, quando è ancora tiepido
1 Immergete il polpo 3 o 4 volte in una pentola colma di acqua bollente leggermente salata, tenendolo per la testa; quando i tentacoli si arricciano, immergetelo e lessatelo per 1 ora. Fatelo raffreddare nell'acqua, scolatelo e sminuzzatelo grossolanamente, tenendo da parte le punte dei tentacoli.
2 In un tegame scaldate un filo di olio con lo spicchio d'aglio schiacciato e non sbucciato: eliminatelo prima che prenda colore, quindi unite il polpo: fate insaporire qualche istante, sfumate con il vino e lasciate che l'alcol evapori. Unite la passata di pomodoro, un pizzico di sale e una macinata di pepe e cuocete a fiamma dolce per 15 minuti; unite quanche foglia di origano.
3 Scottate le sfoglie di pasta per pochi secondi in acqua salata e scolatele su un telo pulito, senza sovrapporle. Oliate 4 tegliette individuali (tonde di 12 cm di diametro) e velate il fondo con poco ragù di polpo. Fate uno strato di pasta, poi distribuitevi un po' di ragù, ricotta sbriciolata e qualche oliva. Proseguite a formare altri strati fino a terminare gli ingredienti e decorate ciascuna porzione con le punte dei tentacoli tenute da parte.
4 Cuocete nel forno caldo a 200° per 20 minuti e servite tiepido, guarnendo con qualche altra fogliolina di origano.