Protagonista di questa ricetta è il taleggio, indiscussa eccellenza della produzione casearia lombarda; prodotto nelle valli bergamasche, è un formaggio Dop (Denominazione di Origine Protetta) dal 1998.
Saporito, con un fondo dolce, leggermente aromatico, si fonde molto bene ed è perfetto per mantecare un risotto, per condire gnocchi o pasta, magari reso extra cremoso dall'aggiunta di 1-2 tuorli. Impreziosisce torte salate, salse, terrine, frittate, pizze e insalate. Si conserva 10 giorni in frigorifero, nella sua carta. Da provare i fagottini di pasta sfoglia farciti com taleggio e cipolla, il risotto con timo e nocciole e le lasagne con il salame.
1 Pulite i porri, tagliateli a metà nel senso della lunghezza, lavateli e affettateli sottili. Fateli appassire a fiamma dolce in un tegame antiaderente con una noce di burro e qualche foglia di salvia. Bagnateli con il brodo, insaporite con una macinata di pepe, coprite e fate cuocere per circa 15 minuti, mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno.
2 Togliete la crosta al taleggio, spezzettatelo, mettetelo in una ciotola e bagnatelo con la panna. Lessate i cannelloni in acqua bollente salata a cui avrete aggiunto un cucchiaio di olio per evitare che la pasta si attacchi.
3 Togliete il coperchio al recipiente con i porri, fate restringere il fondo di cottura a fiamma viva, spegnete e incorporate metà del taleggio. Mescolate bene in modo da ottenere un composto cremoso.
4 Sgocciolate i cannelloni al dente, farciteli con il composto di porri e sistemateli, uno accanto all'altro, in una teglia imburrata, senza sovrapporli. Cospargeteli con il taleggio rimasto e qualche fogliolina di salvia, spolverizzateli con il formaggio grattugiato, aggiungete qualche fiocchetto di burro e fate gratinare in forno caldo finché la superficie inizia a dorare.
Ricetta di Daniela Malavasi, foto di Thelma & Louise