Gli scialatielli nascono come pasta fresca nella tradizione campana, tipici della zona di Amalfi. Simili agli spaghetti, ma più corti e più larghi sono solitamente fatti a mano, impastando farina, acqua e/o latte, formaggio grattugiato (parmigiano o pecorino), basilico fresco tritato, sale e uova; qualcuno aggiunge anche un po' di olio. Non mancano in commercio anche prodotti industriali.
Più di un condimento
In Costiera, dove sono stati inventati per arricchire la proposta dei primi piatti, l'abbinamento preferito è con i frutti di mare, in bianco o in rosso. Sono gustosi anche un semplice condimento di verdure, profumate con menta, basilico o maggiorana. Sposalizio sempre riuscito quello con sugo fresco di pomodorini, cui si aggiunge la mozzarella di bufala nella versione sorrentina.
1 Dissalate i capperi in una citolina con acqua fredda per almeno 30 minuti. Intanto, sbucciate le cipolle, affettatele e fatele appassire in una casseruola con 2-3 cucchiai d'olio e un pizzico di sale; sfumate con l'aceto, poi unite lo zucchero e fate cuocere a fiamma bassa per 20 minuti, aggiungendo, se necessario, qualche cucchiaio di acqua.
2 Togliete le cipolle dalla casseruola e tenetele da parte; mettete a cuocere nella stesso recipiente le seppioline per circa 10 minuti, quindi unite i filetti di acciuga spezzettati e fateli sciogliere nel fondo di cottura.
3 Unite nuovamente le cipolle al sugo, quindi aggiungete i capperi e una manciatina di prezzemolo tritato. Nel frattempo cuocete la pasta in abbondante acqua poco salata; quindi scolatela e trasferitela nel tegame con il condimento, mescolate bene e servite subito.