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Le orecchiette sono un formato di pasta diffuso in Puglia e Basilicata, fatte con farina di grano duro rimacinata, acqua e sale. Il nome deriva dalla loro forma, che ricorda quella delle orecchie in piccolo; la forma è rotonda e concava, la superficie rugosa, l'interno è sottile, il bordo più spesso. Ci sono diverse varianti a seconda delle zone in cui sono preparate: quelle piccole si chiamano chianchiarelle, quelle più grandi orecchie del prete.
Sughi e condimenti
La preverenza va alle cime di rape, ricetta regionale tipica, poi seguono broccoletti, cavolfiori, patate e friarelli, tonno, acciughe e sugo di pomodoro. Un must in ogni ricetta è l'aggiunta del peperoncino.
1  Private il cavolfiore del torsolo, riducetelo in cimette, lavatele e fatele cuocere per circa 3-4 minuti in abbondante acqua bollente leggermente salata; poi unite le orecchiette e portatele a cottura.
2 Nel frattempo, sbucciate gli spicchi d'aglio, fateli dorare appena in una larga padella con 4 cucchiai d'olio e poi eliminateli; unitevi i filetti d'acciuga tritati, mescolate bene e spegnete il fuoco.
3 Soffriggete il pangrattato in un'altra padella con l'olio rimasto. Scolate orecchiette e cavolfiore al dente, metteteli nella padella con il condimento all'acciuga, mescolate bene, aggiungete il pangrattato "sfritto" e un poco di peperoncino e fate saltare tutto insieme per qualche istante. Servite subito.