I finferli, o cantarelli, hanno forma a imbuto e cappelli gialli con margini irregolari, polpa sottile e tenace. Conosciuti anche come "gallinacci", i finferli crescono in particolare sull'Appennino e in Trentino e sono tra i funghi più apprezzati.
Il loro sapore, diversamente dagli altri funghi, tende al dolciastro e ha un aroma fruttato che ricorda quello delle albicocche, che si sprigiona solo dopo la cottura. Se cucinati con altri funghi, per non far prevalere il loro gusto spiccato vanno utilizzati con parsimonia. Si trovano anche essiccati. Con questi funghi si condiscono gli gnocchi, gli spaghetti neri con gamberi, le tagliatelle con castagne e taleggio e gli ziti spezzati al bacon. Ottimi anche con la polenta e la salsiccia e con la vellutata alle cipolle.
1 Pulite i funghi dalla terra e dividete in quarti i più grandi, lasciando interi gli altri. Tritate la cipolla e gli scalogni e soffriggeteli in una casseruola con 4 cucchiai d'olio. Quando la cipolla diventa morbida e dorata salatela, aggiungete le foglioline di timo e i funghi. Insaporiteli nel soffritto, bagnateli con il vino bianco e lasciatelo sfumare.
2 Sbucciate le patate e affettatele sottili. Unitele ai funghi, mescolate, versate il brodo, portate a bollore e cuocete 20 minuti. Frullate 1/3 della zuppa, rimettetela nella casseruola, regolate di sale e di pepe e servitela calda con il pane al timo e zucca.
Ricetta di Alessandra Avallone, foto di Felice Scoccimarro