Le uova stanno vivendo il loro momento di gloria. Da piatto povero ora rappresentano il fiore all’occhiello del menù di molti maestri della cucina. E accanto alle proposte tradizionali sempre più spesso compaiono le uova di quaglia, alternativa (golosa e altrettanto nutriente) alle classiche uova di gallina, da conoscere e prendere in considerazione, per gli aspetti positivi e le qualità nutrizionali.
Spiegano Carla Lertola, medico dietologo e Valentina Bolli, dietista “Le uova di quaglia sono ancora poco utilizzate ma possono rappresentare un’ottima fonte di proteine, al pari delle uova tradizionali. In realtà ne contengono una quantità addirittura maggiore, presentando allo stesso tempo una quantità inferiore di grassi e soprattutto una percentuale molto più bassa di colesterolo.
Se facciamo un confronto tra le varie tipologie di uova, quelle di quaglia sono un po’ più caloriche rispetto alle tradizionali (circa 160 calorie ogni 100 gr. contro le 128 ogni 100 delle uova di gallina) ma il loro peso è più basso (20 g contro 60 delle classiche) perciò possono essere consumate, con moderazione, anche nei regimi alimentari un po’ più light. Le uova più caloriche in assoluto invece sono la bottarga e il caviale, anche se ne mangiamo in quantità inferiori, perciò le calorie in realtà si riducono drasticamente”. Per quanto riguarda le caratteristiche biologiche le uova di quaglia vantano diversi elementi fondamentali per il benessere dell’organismo. Raccontano Lertola e Bolli “Molto dipende sempre dall’alimentazione, ma in generale si può dire che le uova di quaglia contengano una buona dose di vitamina B12, utile per la formazione dei globuli rossi e bianchi, per questa ragione possono compensare il ruolo di altre proteine nelle diete vegetariane. Poi retinolo e carotene, due sostanze molto utili al corpo”. E ancora calcio, fosforo, potassio e ferro, con effetti benefici per quanto riguarda l’anemia.
Come quelle tradizionali però bisogna fare attenzione per i soggetti che presentano allergie. Sottolineano Lertola e Bolli “Alcuni studi dimostrano che gli individui allergici alle uova di gallina spesso risultano anche allergici alle uova di quaglia. Nell’albume infatti sono presenti ovoalbumina e ovotrasferrina, componenti che rappresentano la principale fonte di allergia.”
In cucina sono molto versatili; possono prestarsi per invitanti finger food di aperitivo o come portata principale, in abbinamento con emulsioni o salse (come ad esempio la senape) o per arricchire le insalate. Infine, come suggeriscono le dottoresse “possono rappresentare un valido sostituto alle classiche uova di gallina per i nostri bimbi, sempre più alla ricerca di cibi divertenti e sfiziosi".
Elisa Nata
ottobre 2017